Come molti di voi sapranno – o per lo meno chi mi conosce personalmente – in Italia sono stata per anni coinvolta in un’associazione chiamata AFS-Intercutura, che si occupa di scambi interculturali tra l’Italia e altri 50 paesi sparsi in tutto il mondo. Avevo già parlato di Intercultura in questo post, e della mia esperienza all’estero tramite AFS-Intercultura in quest’altro, perciò non vi annoierò di nuovo con la stessa storia.
Oggi invece voglio parlarvi del mio coinvolgimento con AFS Australia e del weekend appena passato. Infatti in questi due giorni, il gruppo di AFS New South Wales ha tenuto il campo iniziale per gli studenti stranieri ospitati nel nostro stato. I dettagli erano:
- Partecipanti: 20 studenti e 5 volontari.
- Paesi di provenienza:Francia, Germania, Svizzera, Finlandia, Canada, Brasile, Cile, Argentina, Costa Rica, Giappone.
- Età degli studenti: 15-17 anni.
- Location: Sydney Central YHA hostel, e la città di Sydney e Manly.
Come parte del programma sia semestrale che annuale, AFS organizza per i ragazzi ospitati un campo di orientamento iniziale e uno verso la fine del programma. Entrambi sono estremamente importanti per la buona riuscita del programma, per l’adattamento dello studente al nuovo paese e il suo riadattamento una volta rientrato nel paese di provenienza. In particolare nel campo iniziale è importante affrontare temi delicati come le aspettative dei ragazzi e delle famiglie, le regole del programma, le difficoltà di adattamento alla vita australiana, la comunicazione con la famiglia e gli amici a casa e la rete di supporto che AFS fornisce durante il programma. Quasi tutte le sessioni si sono svolte in piccoli gruppi di 5 per ciascun volontario, che rotavamo a ogni sessione, in modo da avere un gruppo diverso ogni volta. Questo ci ha dato la possibilità di conoscere i ragazzi e per i ragazzi di confrontarsi tra di loro. La maggior parte dei ragazzi erano fluenti in inglese, a parte un paio di ragazzi, che proprio facevano fatica a capire anche le domande più facili. Ma la cosa bella è che gli altri studenti, invece di ignorare i loro compagni o di prenderli in giro per il loro scarso inglese, si sono fatti in 4 per per aiutarli, per tradurre o parafrasare le mie frasi in maniera più semplice. Davvero toccante!
Dopo un’intensa mattinata di orientamento, il programma era di portare gli studenti in giro per la città, da Hyde Park, attraverso i giardini botanici, all’Opera House. Dato che la metà dei ragazzi abitano in campagna, ad ore di distanza dalla città, per molti di loro era la prima volta a Sydney e vedere le loro facce quando hanno visto l’Opera per la prima volta, davvero non ha paragoni! Alcune ragazze hanno addirittura detto che adesso che avevano visto l’Opera House potevano morire felici! Come sono melodrammatici questi adolescenti!!!!
Da Circular Quay abbiamo preso il traghetto per Manly e abbiamo portato i ragazzi in spiaggia. Purtroppo il tempo non era dei migliori e poco dopo il nostro arrivo è arrivata una simpatica tempesta a farci compagnia! Per fortuna ai ragazzi importava poco, e si sono accontentati di cenare seduti per terra sotto i portici. Meno male che sono ragazzi che si accontentano facilmente!
Passata la pioggia, ci siamo diretti nuovamente in città. In tutte le volte che ho preso il traghetto da Manly verso Sydney, non ho mai visto un tramonto così spettacolare come quello di sabato sera! Con il sole esattamente dietro l’Harbour Bridge, l’intero orizzonte si è tinto di colori surreali. Un’ottima sopresa per i ragazzi, che non potevano credere ai loro occhi! Attraccati di nuovo a Circular Quay, abbiamo portato i ragazzi in giro per The Rocks, il quartiere vecchio della città, da cui i ragazzi hanno potuto godere della vista sulla città illuminata. E da lì li abbiamo portati lungo tutta George street fino a Darling Harbour, giusto in tempo per i fuochi d’artificio delle 9. I ragazzi non potevano crederci che ogni sabato sera la città organizza dei fuochi così belli!
Penserete che dopo tutto quel camminare i ragazzi fossero esausti e pronti per andare a dormire… Purtroppo no! Nonostante il coprifuoco della mezzanotte, alle 2.30 le ragazze erano ancora sveglie, intente ad asciugarsi i capelli e chiaccherare online come se niente fosse! Che vuoi farci, sono ragazzi di 15 anni! Per fortuna io sono stata dispensata dal fare il carabiniere e ho dormito come un agnellino, mentre gli altri volontari facevano la voce grossa…
Domenica mattina avevamo le ultime sessioni di orientamento e dopo pranzo è venuto il momento dei saluti. So per esperienza che per i ragazzi è un momento delicato: in due giorni i ragazzi si confrontano, si raccontano, si confidano… in sostanza si creano amicizie profonde che si porteranno dietro per tutto l’anno, e, nelle migliori delle ipotesi, per gli anni a venire. Per me è stato un bellissimo weekend, il primo con AFS Australia, il primo a un campo di arrivo, spero il primo di tanti… Ma la cosa più bella è che mi ha fatto rivivere momenti unici e meravigliosi della mia esperienza con AFS in America. A questi ragazzi posso solo augurare di godersi i prossimi 5 o 10 mesi in Australia, perchè saranno i migliori della loro vita!
Last Updated on 20/12/2020 by Diario dal Mondo