Etichetta d’ufficio in Australia: 5 consigli

L’Australia è conosciuta per essere una nazione molto rilassata. Uno dei motti nazionali infatti è il “No worries, mate!”, che per molti diventa una vera e propria filosofia di vita. Venendo dalla frenetica Milano e arrivando nella provinciale Adelaide, questo contrasto di stile di vita mi è apparso subito molto ovvio. E altrettanto velocemente l’ho fatto mio! Questo approccio alla vita e ai suoi problemi non è applicabile solo nel tempo libero, ma anche all’interno dell’ufficio e nel mondo del business. Il mondo del lavoro infatti – e in particolare il lavoro d’ufficio – è un ambito dall’etichetta ben definita, ma in cui si riflette molto la generale cultura australiana. Eccovi allora i miei 5 consigli per muovervi con naturalezza nell’etichetta d’ufficio in Australia.

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(Non) sentirsi a casa

A giugno saranno 6 anni da quando mi sono trasferita in Australia permanentemente, e quasi 9 da quando ci ho messo piede per la prima volta. Prima Adelaide era casa, poi lo é diventata Sydney, da ormai 4 anni e mezzo. In Australia abbiamo metà famiglia, qui a Sydney abbiamo comprato casa e quaggiù abbiamo l’Avvocato ha avviato una carriera di successo. L’Australia e Sydney dovrebbero essere decisamente casa, e per molti versi lo sono… ma perché a volte allora proprio non mi sento a casa qui?  Continue reading “(Non) sentirsi a casa”

Il concetto di famiglia in Australia

E’ molto tempo che ho in mente di scrivere del concetto di famiglia in Australia, ma non sono mai riuscita a concepirlo nel modo giusto. Non voglio offendere nessuno, certamente non la mia famiglia australiana, e quindi cercherò di riportare i fatti con le pinze, limitando al massimo i miei giudizi. Mi direte poi se ci sono riuscita! Ecco la mia percezione del concetto e ruolo della famiglia in Australia, dopo 5 anni di vita Down Under, ma soprattutto dopo quasi 9 anni di relazione con un australiano! Continue reading “Il concetto di famiglia in Australia”

Come l’Australia mi ha cambiata

Pánta rêi diceva Eraclito. Tutto scorre. Il cambiamento è inevitabile ed aspettarsi che un’esperienza forte come l’espatrio e l’inizio di una vita in un paese nuovo non lasci traccia è impensabile. Eppure c’è chi resiste il cambiamento, che pretende di rimanere lo stesso di prima e di avere la stessa vita che aveva in Italia. Io no. Ho abbracciato il cambiamento e sono felice di portarmi addosso e dentro i segni di questa mia nuova vita. Ecco come mi hanno cambiata questi 5 anni e passa di Australia. Continue reading “Come l’Australia mi ha cambiata”

Espatrio in Australia: lo rifarei?

È un periodo un po’ strano questo. Mi sento un po’ giù e demoralizzata per alcune cose, quando dovrei invece godere di altre. Mi sembra che tutto sia ampliato, grande e devastante. Mi sembra che nessuno abbia tempo per me, anche se mi rendo conto di quanto questo sia ingiusto. Soprattutto nei giorni immediatamente prima e dopo la nascita della mia nipotina, mi sono sentita così maledettamente lontana da tutto e tutti. Avrei voluto saltare sul primo aereo (possibilmente pagato da qualcun altro) e correre in Italia ad abbracciare Baby Di. E invece ero bloccata qui, a 24 ore di distanza dai miei cari, impossibilitata a vivere questo momento così importante con la mia famiglia. Continue reading “Espatrio in Australia: lo rifarei?”

L’ABC dell’Australia

Pensate di conoscere l’Australia? La conoscete davvero? Se dico A a cosa pensate? E dire Australia non vale! 🙂 Ecco allora la mia Australia dalla A alla Z!

A come ADELAIDE
La mia prima casa in Australia, che ha dato i natali a mio marito e dove ancora vive la sua famiglia. Se volete sapere di più su questa graziosa cittadina, leggete qui!

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Votare in Australia

Il 2 luglio 2016 in Australia si sono tenute le elezioni federali sia per il parlamento che per il senato. Votare in Australia è un diritto ma anche un obbligo, con tanto di multa in caso di mancato voto. In quanto nuova cittadina, per la prima volta sono andata alle urne anche io ed è stata decisamente un’esperienza interessante. Continue reading “Votare in Australia”

5 motivi per scegliere l’Australia

In Australia si vive bene, e questo penso che sia innegabile. L’Australia è un paese ricco, stabile, sicuro e prospero. Come dice Bill Bryson “l’Australia non ha colpi di stato, non esaurisce le risorse ittiche con una pesca dissennata, non finanzia despoti impresentabili, non produce cocaina in quantità imbarazzanti, non usa la propria influenza in maniera arrogante e inappropriata. E’ un paese stabile, pacifico e buono”. E visto che tra poco saranno 5 anni che chiamo l’Australia casa, ecco i miei 5 motivi per cui secondo me bisognerebbe scegliere l’Australia.

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In Via dei Matti numero zero 1.0

Martedì mattina. Ora 9:00. S&L sono in partenza da Sydney, e io li accompagno in strada a prendere l’autobus. Non appena usciamo dal portone, incontriamo Berry, un anziano che abita al primo piano. Questo vecchietto un po’ burbero solitamente sempre elegante e curato, quella mattina girava a piedi nudi e in pigiama. Come ci ha visto ha cominciato a dirci qualcosa, ma non si capiva di niente di quello che diceva. Mentre aspettavamo l’autobus, lo vedevo andare su e giù dal corsello dei box, come in cerca di qualcosa. Salutati S&L, faccio per salire in casa, quando me lo trovo di nuovo davanti. Gli chiedo se voglia salire, e così entra nel portone con me. Dovendo passare dal suo appartamento per salire al mio, gli chiedo se ha con sé le chiavi di casa (abbiamo le serrature a “deadlock”, perciò senza chiavi la porta non si apre) e mi risponde che gliele hanno rubate la sera prima. Mi parla e quello che dice non ha senso. Mi sembra chiaramente in stato confusionale e io non so che fare per aiutarlo. Fa per aprire la sua porta di casa, ma è chiusa e così comincia a provare tutte le porte dei vicini. Io nel frattempo salgo a casa, e attraverso la porta lo sento salire e scendere e continuare a provare tutte le porte, nella speranza che qualcuna si apra. Non sapendo cosa fare, decido di chiamare la polizia: gli spiego che il mio vicino anziano è in stato confusionale e che si è chiuso fuori casa. Nel giro di mezz’ora due macchine e una decina di agenti si aggirano per il palazzo. Per fortuna Berry non si è allontanato, e per le successive due ore gli agenti stanno con lui, fino all’arrivo del fabbro che riesce a farlo rientrare in casa. Mezz’ora dopo me lo ritrovo di nuovo che fa su e giù per le scale, provando ad aprire tutte le porte… Continue reading “In Via dei Matti numero zero 1.0”