E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.
Tiziano Terzani
Caro papà, oggi avresti compiuto 59 anni e saresti stato quasi vecchietto… Di sicuro ti avrei preso in giro! Chissà come saresti stato a quasi 60 anni? Tutto grigio? Con la pancia? Chissà! Per tutti noi rimarrai bello e giovane come quando ci hai lasciato a 49 anni… Quest’anno marca 1/3 della mia vita passato senza di te, senza i tuoi preziosi consigli, senza i tuoi occhi dolci e i tuoi abbracci sinceri. Nonostante questo, mi considero ancora fortunata ad aver potuto trascorrere 2/3 della mia vita con te al mio fianco… quando chi c’è invece chi ne ha già passata più di metà senza te. Eppure mi chiedo come mi sentirò quando saranno più i giorni marcati dalla tua assenza che quelli dei ricordi insieme. E così oggi, dopo tanti post in cui ho raccontato come la tua perdita mi abbia segnata, voglio dedicare questo post ad altre due persone che la tua morte ha profondamente sconvolto.
La prima è la ragazza della porta accanto, quella che hai conosciuto in un cortile di Via Palmieri 40 e passi anni fa. Tra una macelleria e una drogheria, le vostre vite si sono incrociate ed è stato l’inizio di tutto. Due famiglie diverse, problemi e scontri, litigate e divieti, un anno di militare trascorso lontani… Ma il seme di quello che sarebbe diventato era già stato piantato, e il vostro amore ha continuato a fiorire. Il primo e unico amore per quella ragazza della porta accanto sei stato sempre e solo tu. Con tanti sacrifici, dedizione e un amore immenso siete riusciti a crearvi una vita e una famiglia da fare invidia a tanti. Una vita e una famiglia che non erano apparenza, non era una farsa, non erano una bugia. Erano amore puro, semplice e sincero. Entrambi avete sempre lavorato tanto, tu sicuramente troppo, per garantirci quella sicurezza e quell’agio che voi non avete mai conosciuto. Tu quella ragazza della porta accanto non hai mai smesso di adorarla, e come ti arrabbiavi quando te la prendevo in giro!!!
E come pensavi che potesse sopravvivere senza il suo grande amore? Senza la roccia su cui si è sempre appoggiata? Senza la forza che le è sempre servita per affrontare le situazioni più scomode e prendere le decisioni più difficili? Avete sempre fatto tutto insieme, non avete mai tentennato, mai esitato… e tu che fai? La lasci proprio nel momento più difficile, proprio quando più aveva bisogno di te… Penso che chiunque vi conoscesse sapesse che tu senza di lei potevi anche sopravvivere, ma chi avrebbe mai scommesso che lei ce l’avrebbe fatta senza di te? Penso in pochi. Eppure quella ragazza della porta accanto, così (all’apparenza) fragile e insicura, ci ha sorpreso tutti. Quando il baratro si è aperto e la tragedia ha colpito, lei non ha vacillato. Quando il nostro mondo è crollato, lei è rimasta in piedi. Quando ci è mancata la terra sotto i piedi e l’aria nei polmoni, lei ha lasciato che ci appoggiassimo a lei. In questi 9 anni è stata la nostra forza, come per 25 anni tu lo sei stato per lei. Avrebbe potuto lasciarsi andare al suo dolore, e invece è stata la nostra ancora di salvezza. È stata e continua a essere madre e padre, dolce e severa, fragile e forte. Lei è tutto questo grazie a te. Perché tu vivi in lei.
La seconda persona a cui la tua morte ha sconvolto la vita, è stata la sorpresa che non ti aspettavi, il regalo che ti sei fatto per i tuoi (quasi) 43 anni, l’uragano che ti ha scombussolato la vita quando pensavi di poterti riposare. Forse pensavi che la tua famiglia fosse completa, avevi un maschio e una femmina, l’equilibrio era perfetto. Ci stavamo tutti in un taxi, i bagni di casa erano entrambi frequentati in egual misura, e ognuno di voi due aveva il suo preferito (non provare neanche a negare, lo sai che è così). Stavamo bene così. E poi è arrivato lui. Con i suoi occhi blu, le sue orecchie paraboliche e le sue gambe cicciotte. È arrivato ed ha sconvolto tutto. Sono saltati gli equilibri, si è interrotta la quiete, è cominciato il caos. Ma quei suoi 4 e rotti chili e quei riccioli biondi hanno portato soprattutto una gioia rinnovata, un dolce casino e un amore immenso. Quel batuffolo di gioia ha cancellato la vita come la conoscevamo fino a quel momento e ha creato per noi un nuovo universo.
Per quel cucciolo dagli occhioni blu ti ho visto rinascere. Per lui ci sei stato come mai per noi. Per lui hai cercato di lavorare meno. A lui hai insegnato a stare senza ciuccio prima e senza pannolino poi. A lui hai insegnato ad andare in bici senza rotelle. Con lui hai giocato nella sabbia e con lui hai fatto giri in bicicletta. Con lui sei andato alle partite di basket. Con lui hai giocato. Per lui sei stato un papà. Per soli 7 anni. Quel batuffolo di gioia a cui stavi insegnando a crescere ha dovuto impararlo da solo. Quel bambino che ti adorava è cresciuto parlando solo a una fotografia. Quel piccolo a cui avresti dato tutto, si è trovato privato dell’unica cosa di cui non poteva fare a meno. Quel tuo figlio tanto amato non ha praticamente più ricordi di te. Quel cucciolo sta diventando uomo e non sa neanche più chi è suo padre.
Io ho sofferto tanto in questi 9 anni, le lacrime non sono mai abbastanza e il vuoto non ci colma mai… ma quando guardo loro, quella ragazza che ha perso l’amore della sua vita, e quel bambino che ha dimenticato il suo papà perchè mancato così presto, allora penso che a loro è andata molto peggio. Che soffrono loro più di me. E che ancora posso ritenermi fortunata.
Last Updated on 20/12/2020 by Diario dal Mondo
Come sempre quando scrivi riesci a farmi piangere!!! Siamo e saremo sempre una bella famiglia, sono stata molto fortunata nella vita ed anch’io non ce l’avrei mai fatta senza di voi…. guardiamo avanti, al bellissimo futuro che ci aspetta senza mai dimenticare quello che ci siamo lasciati alle spalle
Tanto love!
Mio padre, il 6 luglio, di anni ne avrebbe compiuti sessantaquattro.
È bellissimo il tuo raccontare l’amore per lui e toccante, l’altruismo che dimostri verso il dolore dei tuoi familiari.
Un abbraccio forte
Grazie. Nella tragedia è facile pensare di essere quella che sta peggio, ma poi basta guardarsi intorno per capire che c’è chi soffre più di te. Un abbraccio
Ciao! sono una tua nuova lettrice.. sono arrivata sul tuo blog in quanto amo viaggiare anch’io.
Questa lettera d’amore al tuo papà mi ha commosso.
Un abbraccio virtuale.
A presto!
Dany
Ciao Dany. Benvenuta! Nonostante questo “diario” sia nato per raccontare la mia vita in Australia e i miei viaggi per il mondo, ogni tanto ci racconto un pezzetto di me. Un abbraccio
Ti abbraccio forte, ogni parola di questo post e’ impregnata di amore!
Grazie mille 🙂
Si percepisce che eravate, ed ancora siete, una famiglia bellissima!
Un abbraccio forte forte
Grazie mille 🙂 sicuramente i miei genitori sono riusciti a creare una bella famiglia che ha saputo sopravvivere a questa tragedia
Io un padre cosi non l’ho mai avuto, anzi io un padre non l’ho mai avuto e paradossalmente proprio adesso che sono adulta mi trovo a pensare chissa’ che bello deve essere avere avuto un padre.
Tu anche se solo per poco l’hai avuto e ti ha senz’altro aiutato a diventare la persona che sei oggi e da come scrivi sembri una bella persona, quindi forza e coraggio!
Grazie. Sicuramente il suo esempio e i suoi insegnamenti mi hanno aiutato a essere la persona che sono oggi. Spero sia fiero della donna che sono diventata!
E’ difficile scrivere con le lacrime agli occhi.
Un bellissimo papa’ il tuo…
Ti abbraccio.
Grazie Sere. Era un ottimo uomo, quello sì!