Alla scoperta del Quartiere Isola di Milano

Dove un tempo c’era la Ligera, ora c’è il Bosco Verticale. In poche centinaia di metri convivono le torri avveniristiche che hanno cambiato lo skyline e i negozi e le piazze dove la Milano delle subculture si riproduce secondo codici e ambienti sempre nuovi. Un quartiere di giovani creativi e famiglie alternative dove abbracciare nuove tendenze, passare il tempo libero ed essere protagonisti del cambiamento in città.

Dal profilo futuristico della Torre Unicredit a Piazza Gae Aulenti fino alla lussureggiante flora del Bosco Verticale, dal Palazzo della Regione Lombardia alla Biblioteca degli Alberi, i quartieri di Porta Nuova e Isola sono quartieri che riservano interessanti sorprese. In più, si trovano a poca distanza da due punti di interesse ben noti, il Cimitero Monumentale – dove sepolcri e sculture funerarie sono vere opere d’arte! –  e il pittoresco quartiere di Chinatown, assolutamente da non perdere.

Andiamo ora alla scoperta dell’incredibile Quartiere Isola di Milano, tappa perfetta nel tuo itinerario per un giorno a Milano.

Storia del Quartiere Isola

Il quartiere prende il nome da alcune aree che delimitavano antiche cascine della zona – chiamate “isole” – ma anche dalla condizione di reale isolamento del suo contesto urbano rispetto al resto della città. Si sviluppa tra la seconda metà dell’800 e la prima del ‘900 e in seguito alla creazione della linea ferroviaria per Torino e Venezia nel 1865 il quartiere venne diviso fisicamente dal resto della città, interrompendo la continuità dell’antica via Comasina tra l’attuale corso Como, a sud della ferrovia, e via Borsieri, attorno al quale si sviluppa l’intera zona. Il quartiere Isola ha dunque sempre avuto una sua fisionomia ben definita, delimitata dal terrapieno della ferrovia, che in parte ancora la circonda, e dal muro de cimitero della Moiazza, ora piazzale Lagosta, e isolata dalla città alla quale era collegata solo dal ponte di via Farini.

Questo isolamento e la presenza del vicino scalo merci, oltre a quella di industrie storiche come la Tecnomasio Brown-Boveri, l’Elvetica e la Pirelli, hanno reso il quartiere quasi immediatamente una zona di abitazioni operaie. Qui si sono tessute le prime trame della solidarietà e della coscienza operaia, qui si sono formate le prime e cooperative. In via Angelo della Pergola vi era la prima sezione milanese del partito socialista, inaugurata da Mussolini nel 1911, dove a fianco di Carlo Marx stava un cristo corcifisso vestito di rosso, come a significare che il Cristo fosse un grande socialista. L’Isola era un quartiere popolare e operaio non solo in senso sociologico, vi si era formata e arroccata una cultura: come una sorta di patria  dove i caratteri fisici e edilizi erano divenuti segno di riconoscimento e identità rispetto al mondo urbano circostante.

Da allora questo singolare isolamento ha consentito al quartiere di mantenere una specifica identità, favorita da un mix funzionale di residenza e bottega, che insieme alla diffusione di associazioni culturali, locali e ambienti di ritrovo lo rendono uno delle zone più vivaci di Milano. All’interno del quartiere, formato perlopiù da case a corte con tradizionali ballatoi, si distinguono numerosi palazzi liberty e alcuni interessanti edifici del razionalismo milanese come le case Ghiringhelli, Toninello e Rustici-Comolli, costruite negli anni Trenta da Pietro Lingeri e Giuseppe Terragni.

Fino agli anni ’70 questa zona era il regno degli scassinatori della Ligera, la malavita milanese. Il maggiore esponente di questa mala fu Ezio Barbieri, che a bordo della sua auto targata 777 (il numero per chiamare la polizia all’epoca), derubava i passanti o rapinava le banche, per poi redistribuire le ricchezze tra gli abitanti del quartiere.

Poi a partire dagli anni ’80 i centri sociali di Pergola e Garigliano hanno cominciato ad attirare giovani in quartiere. Negli anni ’90, l’Isola è già fra i quartieri più hip della città. Quindi la gentrificazione e la trasformazione urbana, imponente negli anni ’00 e ‘10, che ha aperto il quartiere al verde e alla Milano del futuro. Demolito, incastonato ed acccerchiato da nuove costruzioni, per molti l’antico quartiere ha perduto in gran parte l’antica identità popolare. Oggi l’Isola è soprattutto zona di ristoranti, negozi alla moda, di happy hour e locali radical chic. Ma soprattutto è il sito di una delle più grandi progetti di riqualificazione urbanistica (o cemintificazione selvaggia a seconda dei punti di vista) che sta interessando la città di Milano: enormi grattacieli vetrati e torri di cemento si stagliano prepotenti affianco al disordine di edifici vuoti, case degradate e cortili dove ancora resiste la vita. L’Isola conserva il fascino di un mondo che si disgrega: alcuni ne subiscono la suggestione, sforzandosi di vederlo come alternativa alla milano violenta e commerciale del centro direzionale, del palazzo della Regione e delle grandi operazioni specultive. Per altri è solo un altro dei quartieri più trendy della Milano da bere.

ITINERARIO A PIEDI PER SCOPRIRE IL QUARTIERE ISOLA DI MILANO

Piazza Gae Aulenti

Se Piazza Duomo è il centro storico di Milano, Piazza Gae Aulenti ne rappresenta il volto nuovo, simbolo della città che cambia e guarda al futuro. Progettata dall’architetto argentino Cesar Pelli e inaugurata nel 2012, la Piazza rientra in uno dei progetti di riqualificazione urbana più grandi e importanti d’Europa. Nel 2016 è stata premiata dal Landscape institute come una delle piazze più belle del mondo, anche in termini di innovazione e tutela ambientale. Punto di convergenza del nuovo distretto smart di Porta Nuova, che si estende dalla stazione di Porta Garibaldi e quartiere Isola, fino a Corso Como e Repubblica. Da non perdere: ai piedi dell’Unicredit Tower si trova la prima opera d’arte urbana permanente di Alberto Garutti a Milano: 23 tubi in metallo cromato ottone che collegano i diversi livelli della piazza, un intervento che dialoga con l’architettura che lo accoglie e mette idealmente in comunicazione i diversi piani. Parlando in uno dei tubi, la voce arriva a coloro che si trovano nelle altre zone in un moderno “telefono senza fili”.

BAM – Biblioteca degli Alberi

Uno dei più nuovi e innovativi parchi pubblici milanesi – nonché uno dei più instagrammati, è un’affascinante raccolta di specie arboree e floreali, perfetto per un momento di relax. In questo parco fatto di alberi custoditi come libri ci sono vari angoli in cui rilassarsi, un parco giochi per i bambini, panchine e molto altro: si tratta di un ambiente nuovo disegnato con un occhio alla vivibilità e sostenibilità e un occhio al design, anima della città.

Palazzo Lombardia

Il grande complesso, sede della Regione Lombardia, è uno degli interventi più rilevanti della riqualificazione urbanistica dell’area Garibaldi-Repubblica. Il progetto, realizzato tra il 2007 e il 2010, ha dato vita a un vero e proprio “pezzo di città” costituito da una torre di circa 161 metri e da quattro edifici più bassi ad andamento curvilineo. I corpi bassi, ispirati ai crinali lombardi, generano un articolato sistema di spazi pubblici tra i quali si distingue la centrale Piazza Città di Lombardia. L’intero complesso ospita non solo gli uffici regionali ma anche spazi espositivi e commerciali, sale per riunioni e convegni, biblioteche e archivi, giardini, un auditorium e altri ambienti direttamente fruibili dai cittadini.

Fondazione Riccardo Catella

Nel cuore del BAM in quello che era un edificio nato alla fine dell’Ottocento come magazzino ferroviario, trasformato nel corso del Novecento prima in un set cinematografico e poi in un laboratorio di arte contemporanea, si trova oggi la sede della Fondazione Riccardo Catella. Dal 2005 la fondazione è attiva per diffondere la cultura della sostenibilità nello sviluppo del territorio e di contribuire attivamente al miglioramento della qualità della vita urbana attraverso progetti di valorizzazione degli spazi pubblici e delle aree verdi. All’interno dei giardini della fondazione si trovano bocciofile, area picnic, giochi accessibili a bambini con disabilità, orti didattici, e giochi d’acqua. Al suo interno si trova il Ristorante Ratanà che offre piatti della tradizione milanese e lombarda, oltre che a spazi multifunzionali per eventi.

Casa della Memoria

Ai piedi del Bosco Verticale in Via Confalonieri, la strada che segna idealmente il confine tra il quartiere di Porta Nuova e Isola, ecco un edificio di mattoni rossi, che già da fuori è interessante perché i mattoni stessi, in varie tonalità, compongono i volti di personaggi e momenti che sono stati rilevanti per la storia della Resistenza e dell’avanzamento della democrazia a Milano e in Italia. Nato per il 70° anniversario della Liberazione, è uno spazio pubblico dedicato ai valori di libertà e democrazia ed è un monumento in omaggio a chi ha lottato contro il nazifascismo, alle vittime del terrorismo e delle stragi del secondo ‘900.

Bosco Verticale

Uno dei capolavori architettonici del secolo, che ha vinto numerosi premi come “grattacielo più bello del mondo”, si tratta di un grattacielo che però è anche un bosco. Non solo un edificio, ma anche il simbolo concreto che un’altra idea di città, più sostenibile, più verde, più innovativa, è possibile. Il Bosco Verticale è un ambizioso progetto di forestazione urbana a cura di Boeri Studio. Sono più di 1000 gli alberi collocati sulle terrazze delle due torri residenziali alte 80 e 110 metri. L’obiettivo di questo progetto era invertire il rapporto tra città e natura, creando nuovi spazi verdi senza implicare l’espansione della città sul territorio. La vegetazione che ricopre le facciate, oltre a creare un singolare effetto estetico con il susseguirsi delle stagioni, filtra l’inquinamento e riduce l’impatto ambientale della struttura.

Mercato Isola

Sia che tu stia cercando un posto per pranzo, aperitivo o anche solo per acquistare pietanze fresche e buonissime, il mercato coperto di Piazzale Lagosta è stato completamente rinnovato ed offre ogni tipo di prelibatezze e cibi gourmet. Sono infatti dieci le botteghe dove comprare carni, salumi, formaggi, pasta, pesce, dolci e tanto altro, ma anche dove farseli cucinare per gustarli nei dehor. Curiosità: in linea con la sostenibilità che caratterizza l’Isola, il mercato è completamente plastic-free

Già che ti trovi in piazzale Lagosta, fermati un attimo ad ammirare una delle più eleganti case popolari della città risalente al 1924-25: all’interno del cortile, sul sito dell’antico cimitero della Mojazza, è situata una lapide che ricorda la piccola tomba nei pressi di una fossa comune in cui venne sepolto il poeta Giuseppe Parini. In questo cimitero riposavano anche molte altre insigni personalità: Melchiorre Gioia, Cesare Beccaria, e il ministro Giuseppe Prina, assassinato dal popolo in rivolta durante le rivolte antiaustriache  il 20 aprile 1814

Piazza Minniti

La piazza del mercato appena colorata dall’urbanismo tattico, è il cuore dell’Isola. Da qui si diramano strade come via Borsieri ricolme di circoli, pizzerie, kebab, trattorie, ristoranti e umanità varia che invariabilmente passa da questa piazza che ospita il grande mercato settimanale del sabato.

Chiesa di Santa Maria alla Fontana

Sono tanti i luoghi di Milano in cui si racconta di miracoli, e uno di questi è proprio all’Isola. Qui sorge il santuario di Santa Maria alla Fontana, costruito per custodire una fonte di acqua miracolosa. Fin dal XII secolo qui sorge una chiesa molto amata dai fedeli, meta di pellegrinaggi per curare artriti e artrosi bagnandosi all’acqua che zampilla da 11 fontanelle. Secondo tradizione, fu il governatore di Milano Carlo II d’Amboise a far costruire la chiesa nel 1507 dopo essere stato guarito miracolosamente da una malattia agli occhi. Ancora oggi ciò che più stupisce è la bellezza del portico che sorge sopra le fontane: un tripudio di affreschi colorati, con santi e angeli che guardano dall’alto chi si bagna nell’acqua miracolosa.

Quartiere Isola Milano

Fonderia Napoleonica Eugenia

Fondata nel 1806 e dedicata a Eugenio di Beauharnais (viceré d’Italia e figliastro di Napoleone), questa prestigiosa fonderia di bronzo è dove sono state prodotte tantissime delle campane e delle opere di fusione di Milano e di tutta la Lombardia, nonché la monumentale statua in bronzo di Vittorio Emanuele II che oggi campeggia in Piazza del Duomo. Rimasta in mano alla famiglia Barigozzi per oltre un secolo, oggi la Fonderia è sede di un museo che rivisita la storia di questo luogo, oltre che sede per mostre, allestimenti ed eventi.

Murales degni di nota

Negli ultimi anni anche Isola si è arricchito di opere di arte urbana, su muri, saracinesche dei negozi, facciate dei locali. Passeggiando tra Porta Nuova e Isola si trovano diversi bellissimi murales che colorano questo angolo di città. Ecco quelli degni di maggiore nota:

  • Close the Gap, Open Your Future, sulla facciata ovest dell’edificio di via De Castillia 20, sponsorizzato da Fastweb
  • Murales Leonardo da Vinci di 250 metri quadrati in Via Pepe
  • Esco ad Isola, un progetto di street art che decora i muri del sottopasso della stazione Garibaldi
  • Murales del Frida Bar in via Antonio Pollaiuolo 3
  • Il Piccolo Principe sui muri di via della Pergola 12
  • L’Angelo e la Vergine di Guadalupe in Piazzale Archinto. Con la saracinesca dell’officina di autoricambi abbassata trovi anche il murales di Arnold
  • Aida Accolla, murales degli Orticanoodles dedicato alla ballerina in Via Pietro Borsieri 5
Quartiere Isola Milano

Dove mangiare e divertirsi

Casa Ramen (Via Lambertenghi 25): ristorante in stile izakaya, con un menù che gira tutto intorno al ramen. Ambiente rilassato, con tavolo sociale, bancone a vista sulla cucina e tavoli classici, dove assaggiare piatti inspirati al Giappone ed espressi con ingredienti di piccoli produttori locali, accompagnato in carta da alcuni piattini di matrice nippo-italiana. Tieni a mente che non prendono prenotazioni e i posti a sedere sono solo 16.

Pizzeria Vurria Isola (Via Pietro Borsieri 28): il concept di Vurria nasce nel 2019 dalla visione di Fabrizio Margarita, (imprenditore con esperienza ventennale nella ristorazione a Londra) e rappresenta una vera e propria novità nel segmento delle pizze veraci napoletane perché l’impasto contiene un elemento innovativo ovvero l’aloe vera, che gli conferisce particolare leggerezza e digeribilità, senza alterare il gusto inconfondibile della pizza.

Blue Note (Via Borsieri 37): inaugurato nel 2003, questo jazz club è parte del network Blue Note, insieme allo storico Blue Note Jazz Club del Greenwich Village di New York, ai Blue Note di Tokyo e Nagoya in Giappone e Pechino in Cina, ed ai Blue Note di Honolulu alle Hawaii, Rio de Janeiro in Brasile e Napa in California. L’atmosfera è quella di un elegante jazz club ma qui si trova anche un ristorante con servizio nella stessa sala dei concerti: offre una cucina semplice ma raffinata, con specialità italiane e internazionali, e un’ampia selezione di vini e cocktail

Frida Bar (Via Pollaiuolo 3): da più di 15 anni nel cuore dell’Isola, Frida è un’istituzione nonostante rimanga un po’ nascosto dalla strada. Una piccola oasi urbana di tranquillità immersa, di giorno e di sera, in un’atmosfera conviviale e informale. Ricavato in un ex edificio industriale, il suo cuore è il bel cortile interno, adornato da piante e rampicanti, dove rifugiarsi per una pausa da soli o una serata in compagnia, e lasciarsi alle spalle la frenesia della città. Il Frida è aperto tutto l’anno, a pranzo come ristorante e la sera come cocktail bar con piccola cucina.

Altri locali storici da provare sono l’Osteria dei Vecchi Sapori che, dagli anni Ottanta, propone una cucina regionale gustosa a prezzi onesti, tutti i giorni dell’anno; la Trattoria il Marinaio, con piatti di pesce della tradizione pugliese; e la Pizzeria Berberé, famosa per utilizzare solo il lievito madre, che qui ha aperto uno dei suoi primi spazi in città.

Quartiere Isola Milano

Il quartiere Isola di Milano è un tassello del capoluogo lombardo che, nel corso degli anni, ha cambiato veste per una metamorfosi che l’ha condotto a diventare uno dei frammenti più conosciuti della città. Da anni la rigenerazione urbana della zona ha offerto alla città nuovi stimoli, prospettive e scenari futuri. La riqualificazione di Porta Nuova nel 2018 ha ottenuto il prestigioso MIPIM Award come miglior progetto di rigenerazione urbana del mondo e ha ottenuto il primo posto nella categoria Best Urban Regeneration Project. Ma nonostante questo slancio verso il futuro, il Quartiere Isola di Milano è ancora saldamente ancorato al suo passato e di questo non possiamo che gioire!

Last Updated on 18/04/2024 by Diario dal Mondo

20 thoughts on “Alla scoperta del Quartiere Isola di Milano

  1. Vivevo a Milano proprio quando hanno cominciato a riqualificare, se così si può dire, questo quartiere. Adesso, penso sia davvero uno dei più suggestivi della città!

    1. Sicuramente offre tanto sia per famiglie che per giovani ed e’ sempre un piacere scoprire i nuovi palazzi o anche solo i tanti eventi che si tengono li

  2. Quante volte sono stata a Milano, ma mai in questa zona! Ho letto e visto molte foto del bosco verticale, ma ancora non sono riuscita a vederlo dal vivo. Grazie per tutti questi suggerimenti, li terrò presenti per la prossima volta che tornerò a Milano.

    1. Prego, e’ una zona in continua evoluzione e sono sicura che la troverai molto interessante!

  3. Mi sono sempre chiesta cosa ci fosse lì prima, dove e quando fu costruito il quartiere ed ora le mie mille domande hanno finalmente una risposta. Questo articolo è veramente interessante, in breve e con precisione parla di uno dei luoghi più famosi di Milano (almeno per me che di questa città ne sento solo parlare alla tv). Grazie di averlo scritto!

    1. Grazie a te Lara della tua curiosita’ che ti ha spinta a leggere questo articolo. E’ una storia spesso ignorata anche dai tanti milanesi che ora frequentano assiduamente il quartiere.

  4. Una delle zone che preferisco di Milano mi piace molto questa rivalutazione e quest’area è diventata davvero viva e attraente, ci vado spesso con grande piacere

    1. Concordo e onestamente non capisco chi la critica cosi’ tanto anche perche’ offre qualcosa per tutti

  5. Io non conoscevo il quartiere Isola di Milano, ma è davvero interessante e vivace da visitare! Poi io adoro i murales, perciò voglio proprio andare a vederli!

    1. Sono bellissimi anche tutti i dipinti che hanno fatto nelle varie saracinesche del quartiere, che rendono interessante la visita anche la sera o la domenica quando i negozi sono chiusi

  6. Milano è una città che divide. A me personalmente piace molto e ti dirò, adoro proprio andare alla scoperta dei suoi quartieri. Isola ad esempio, lo trovo alquanto interessante e scenografico.

    1. A me non piaceva quando ci vivevo, ma ora che non devo fare i conti con tutti i suoi contro, la visito sempre con piacere.

  7. Il quartiere Isola è uno dei miei preferiti in assoluto a Milano! Ci sono stata molte volte, sia d’estate che d’inverno e mi ha sempre sorpreso. Ho visitato anche la Chiesa di Santa Maria alla Fontana, un vero capolavoro!

    1. Ho letto della tua visita alla Chiesa di Santa Maria alla Fontana, una vera scoperta anche per me!

  8. Ho sentito tanto parlare di questo quartiere e le immagini che ho visto mi hanno invogliata a visitarlo. Purtroppo però conosco pochissimo Milano: è una lacuna che devo colmare. Non sapevo ci fosse anche un mercato – un motivo in più per andarci al più presto!

    1. C’e’ sempre il modo di recuperare dai. Il mercato di Piazzale Lagosta e’ piu’ una galleria di localini che un mercato rionale, ma molto carino lo stesso.

  9. Non sono ancora mai stata a Milano ma credo proprio che se dovessi organizzare un itinerario in città partirei proprio da questo delizioso quartiere, super attento all’ambiente. Sono curiosa di vedere dal vivo il parco che custodisce gli alberi come libri!

    1. Sarebbe un luogo perfetto da dove partire, perche’ ci sono tantissime altre attrazioni nei quartieri limitrofi che meritano di essere visitate.

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