In un progetto di riqualifica urbana molto simile alla High Line di New York, il The Goods Line Project ha trasformato quella che un tempo era un’area industriale piuttosto sobria di Ultimo in un hub urbano dall’atmosfera vivace e assolutamente piacevole. Grazie a un progetto di 15 milioni di dollari e alla partecipazione anche di istituzioni educative, culturale e mediatiche, The Goods Line di Sydney ha riaperto nel 2015 ed è oggi uno stupendo insieme di spazi pubblici, parchi e passerelle, che includono anche angoliper lavorare e studiare all’aperto, tavoli da tennis, parco giochi e un grande tavolo giallo comunitario.
Storia della Goods Line
The Goods Line era un tempo parte di una trafficata rete ferroviaria di trasporto merci, in operazione dalla metà del 19° secolo. La rete elevata (di soli 4m), che collegava Darling Harbour inizialmente a Redfern e poi – dopo l’estensione del 1922 – a Dulwich Hill, era principalmente usata per trasportare lana, carne e grano, ma anche carbone destinato all’ Ultimo Power Station (dove oggi sorge il Powerhouse Museum). La linea fu essenziale per il trasporto merci e lo sviluppo industriale della zona fino agli anni ’60, quando il trasporto merci diventò principalmente marittimo via Port Botany e su strada, rendendo obsoleto quello ferroviario. L’ultimo treno ufficiale ha lasciato il Darling Harbour Goods Yard lungo la Goods Line nel 1984; negli anni successivi la linea è stata saltuariamente usata da locomotive a vapore per trasportare merci tra il Powerhouse Museum e Darling Harbour. Negli ultimi anni, alcune parti della vecchia linea ferroviaria sono state riutilizzate per la costruzione della Sydney Light Railway, altri sono stati preservati e sono ancora visibili in loco.
L’eredità del passato industriale della zona si trova un po’ ovunque lungo la Goods Line. Vicino alla zona giochi per bambini ad esempio si trova una conduttura di arenaria risalente al 1853, scoperta durante lavori di scavo e ricostruito dove si trova oggi. Pare che questo canale possa essere un raro superstite dei primi esempi di infrastruttura ferroviaria della nuova colonia del NSW.
Un altro esempio è il dispositivo di blocco a 36 leve che un tempo permettevano di controllare i movimenti dei treni e dei binari. Purtroppo la cabina di manovra in legno a cui il dispositivo era collegato è bruciata nel 1996. E pensare che entrambi erano ancora funzionanti negli anni ’80! Segni di un passato non troppo remoto direi! La cabina si trovava in corrispondenza del The Ultimo Road railway underbridge, che risale al 1879 ed è il più vecchio ponte di ferro d’Australia. Oggi è conosciuto soprattutto per l’insegna al neon “The Goods Line”, particolarmente attraente di notte.
Percorrere la Goods Line
The Goods Line inizia ufficialmente alla fine del tunnel pedonale di Devonshire Street, sotto la Stazione Centrale e George Street, e corre parallela a Harris Street, nel cuore di Ultimo, fino al Powerhouse Museum di Darling Harbour. La linea lunga solo 500 metri consiste in un corridoio pedonale e ciclabile, e passa da alcune importanti istituzioni come il TAFE di Sydney, l’University of Technology Sydney (UTS), the ABC (stazione televisiva) e, appunto, il Powerhouse Museum. Nonostante oggi in molti percorrano The Goods Line come scorciatoia tra Central Station e Darling Harbour, la linea è più che una pista pedonale, è una destinazione vera e propria, con la sua storia industriale e il suo presente di oasi urbana dove studenti e lavoratori possono trovare ristoro.
Se osservate attentamente il pavimento su cui camminate vedrete delle placche rotonde di metallo incastonate nel cemento. Raccontano la storia della Good Line. Alcune sono lettere singole a comporre parole come “M-E-A-T-S-I-D-I-N-G” e “D-E-P-A-R-T-U-R-E” mentre su altre si leggono intere parole come “TRANSFORMATION AND RENEWAL” e “MARSHY SWAMP COCKLE BAY”. La mia preferita, che sento molto affine a me per ovvi motivi, è questa:
Nonostante l’importanza storica della Goods Line, l’edificio che attira tutta l’attenzione lungo questo percorso è però il Dr Chau Chak Wing Building, sede della facoltà di business dell’UTS. Si tratta del primo progetto in Australia a cura dell’architetto americano Frank Gehry, ed è assolutamente unico nel suo genere – almeno nel panorama architettonico di Sydney. Si stima che per la sua realizzazione siano stati usati 320.000 mattoni fatti su misura ed è stato subito soprannominato “the paper bag” per quella sua forma bizzarra che ricorda una busta di carta marrone schiacciata. Se volete dare un’occhiata anche al suo interno, i piani 2-5 sono aperti al pubblico dalle 8 alle 22 in settimana e dalle 8 alle 18 nel weekend.
Nonostante pare che ci siano piani per estendere la Goods Line fino a Redfern, al momento i binari della linea spariscono sotto una grata dal lato di Central e sotto il Powerhouse Museum dall’altra, all’angolo tra Sussex e Hay Street.
Come raggiungere la Goods Line
Dalla Central Station, seguite il tunnel pedonale sotterraneo lungo Devonshire Street che dal South Concourse va verso Railway Square; attraversata Henry Deane Plaza continuate lungo il tunnel sotto George Street che porta alla Sydney TAFE Arcade, e vi troverete sulla Goods Line. In alternativa, potete prendere la Light Rail e scendere a Paddy’s Market: da qui proseguite a piedi fino a Darling Drive dove troverete l’accesso (anche per disabili) per la Goods Line. Infine, potete raggiungere la zona anche a piedi da Darling Harbour e Darling Square lungo Tumbalong Boulevard: e già che passate di qui, fermatevi ad ammirare i colori e l’arte di Steam Mill Lane, un vicoletto di recente apertura, e la nuovissima Darling Square, con l’iconico Maker’s Dozen.
E ora che avete camminato anche voi lungo questo tratto di storia, non vi resta che scoprire tutte le altre attrazioni della zona!
Last Updated on 14/07/2021 by Diario dal Mondo
Grazie per le l’articolo e le belle foto.
Maurizio
Piacere mio!