Durante il mio anno di scambio negli USA mi sono tinta i capelli di rosso. Le mie amiche insistevano da anni affinchè mi tingessi, “il rosso ti dona”, mi dicevano. E così, complice quell’anno lontana da casa, decisi di tingermi. Era il 1° gennaio, faceva un freddo boia, quando io e la mia host sister decidemmo che era giunto il momento di diventare rossa. Ovviamente, per non puzzare tutta la casa, la tinta avvenne in giardino, a rischio di congelamento. E così per i successivi sei mesi/un anno sono stata una rossa!
Se mio marito, mi avesse visto allora, fresca di tinta (o meglio, della secondo o terza tinta, perchè la prima non lasciò giù nessun colore!), non mi avrebbe guardato una seconda volta, e io oggi non sarei qui a raccontarvi questa storia. Perchè? Perchè a lui le rosse non piacciono. Non lo attraggono per niente. Anzi.*
Io non ho mai capito questo suo problema con le rosse… Cioè, per me il colore di capelli è un aspetto del corpo che mi lascia assolutamente indifferente. Biondo, castano, rosso, nero… quello è proprio l’ultima cosa che guardo in un ragazzo! Ma a quanto pare l’Avvocato non la pensa così. Perchè essere rosso, di solito, non comporta solo avere i capelli rossi, ma anche essere piuttosto pallido, e con le lentiggini. E a lui questo non piace.
Pensate che l’Avvocato sia strano, str*nzo o difficile? Forse, ma non è il solo. Perchè da quando mi sono trasferita in Australia ho sentito più commenti sprezzanti e discriminatori nei confronti dei rossi che nel resto della mia vita! A quanto pare infatti in Australia i rossi sono davvero disprezzati e rigettati. Pensate che esagero? Guardate ad esempio questo articolo: pare che in Europa le banche del seme rifiutino donatori rossi, perchè non c’è abbastanza richiesta. In Australia pare che lo stesso non succeda, ma semplicemente perchè non ci sono abbastanza donatori.
I rossi in America vengono semplicemente chiamati “redheads” (= testa rossa), in Inghilterra “ginger” (= zenzero). Tutti nomignoli più o meno politically correct. Ma sapete come vengono chiamati i rossi nello slang australiano? Ranga… dall’orangotango, famoso animale dal pelo rosso. Di certo non un paragone carino verso i rossi, no? Ma non finisce qui, perchè tra i nomignoli più o meno insultanti che ho sentito in giro ci sono Fanta Pants, Bozo (il pagliaccio), Firetruck (= camion dei pompieri), Carrot Top, Blood Nut, Matchstick (= fiammifero) o Tampon. Mmm…. poveracci!
Uno dei miei cantanti/comici australiani preferiti è Tim Minchin. Ginger di suo, una delle sue canzoni più famosi è Prejudice, che parla appunto dell’essere rosso e della dura vita che questi hanno quaggiù… “Anni di bullismo nel cortile della scuola, bambini che ti chiamano Orango e Fanta Pants, nessun invito al ballo della scuola”… Che tristezza! Ma davvero in un paese così civile come l’Australia per un aspetto del corpo così superficiale come il colore dei capelli ci sono persone che vengono insultate e discriminate? A quanto pare sì… 🙁 Io ci rimango davvero male ogni volta che sento commenti sprezzanti nei confronti delle rosse, e mi chiedo se sia un problema dell’Australia o se simili discriminazioni ci sono anche nel resto del mondo? Voi avete mai sentito qualcora del genere in altri paesi?
So listen to me if you care for your health, you don’t call me ginger ‘less you’re ginger yourself, yeah. So never underestimate the power that language imparts. Sticks and stones may break your bones, but words can break hearts.
* E qui chiedo scusa a tutte le rosse che mi leggono… ma mica è colpa mia… i gusti sono gusti, e lui proprio non piacete, fatevene una ragione!
Last Updated on 14/07/2021 by Diario dal Mondo
Ahahah, ma dai??? Non lo sapevo mica! Grazie per quest’informazione!
Figurati!!!
Questa poi non la sapevo. Qui si dice come ha detto Baby, non so a cosa sia legato, magari a qualche fatto storico.
Puo’ essere!!!
Che brutta cosa 🙁 all’Avvocato non piacciono rosse (quindi bianchine) non piacciono abbronzate (…) ma insomma 😉
In effetti ha i gusti un po’ particolari, ma adesso che ha l’anello al dito dovrebbe stare tranquillo per un po’! hihih
Ma non ci posso credere, non avrei mai pensato che in Australia disprezzassero così tanto i rossi di capelli.
Io, come te, non attribuisco gran valore al colore dei capelli.
Anche io sono rimasta allibita all’inizio!
E io che mi sono fatta l’henne’ per disperazione visto che nessuno mi azzeccava il colore che volevo! Devo dire che in effetti ho suscitato un po’ di curiosita’ ma non sono stata ” bullizzata” per ora. Pensare che io amo i capelli rossi soprattutto sulle belle ragazze irlandesi che spesso hanno gli occhi azzurri, forse e’ proprio per un richiamo all’irlanda che lo denigrano tanto ma sai che noia tutte bionde!
Sicuramente non sono tutti cosi cretini da discriminare o prendere in giro una persona per il colore dei capelli! E sono sicura che l’henne’ ti sta benissimo!
Da noi nel mantovano circola il proverbio: “il piu’ buono dei rossi ha buttato suo padre nel fosso”…e in veneto ne gira uno ancora peggiore sulle donne!!!
Ma dai????? Mai sentito in Italia!
Qui a Perth i bimbi con i capelli rossi sono abbastanza frequenti, forse più che in Italia. Per ora non ho mai sentito alcun commento negativo, per fortuna direi, visto che frequento bimbi under 6. Le donne però sono 90% bionde, chissà !!!
Meno male… sono bambini! Chissà come mai ci sono così tanti rossi li… c’è forse stata un’alta immigrazione di irlandesi?
Ciao Claudia. Ma sì la discriminazione più come presa in giro che altro c’è anche in Italia.. anche se i rossi son veramente pochi.. Basti pensare ai nomignoli come “rosso mal pelo” o “pel di carota”! In Australia io l’ho sempre e solo sentito in maniera scherzosa… non offensiva insomma! Poi ovvio come ovunque e in qualunque cosa…c’è a chi non piacciono i “diversi”.
Infatti come scherzo bonario ci sta, ma purtroppo io ho sentito di casi più seri di bullismo per questa questione…
Che interessante, Claudia. In tanti anni che vivo quaggiu’ non avevo mai saputo di questa discriminzione. E dire che ho sentito la parola “ranga” ma non sapevo avesse un connotato negativo! Beata ingenuita’ 😉 Grazie per questa delucidazione sull’animo australiano. Per fortuna da anni ho smesso di farmi l’henne’!
In effetti magari uno non ci fa caso al riferimento animale, ma se ci pensi non è proprio un paragone carino!