Fatelo in Australia e finirete nei guai

State pensando a una vacanza o a un trasferimento in Australia? Sicuramente vi state preoccupando per il clima, la ricerca dell’hotel, casa o lavoro, e per i tanti animaletti che possono farvi fuori rovinarvi la permanenza Down Under. Tutte preoccupazioni legittime. Eppure ci sono piccole cose, dettagli della quotidianità direi, che se commesse in Australia vi possono assicurare minimo minimo una multa (e anche salata!). Eh già, sono davvero tante le cose che in Italia facciamo quotidianamente (e che a mia conoscenza non sono illegali, o se lo sono, non lo sa nessuno) che qui costituiscono reato. Eccovi quelle che ho riscontrato fino adesso.

Jaywalking.

Source: Wikipedia
Source: Wikipedia

In Australia è illegale attraversare una strada fuori dalle strisce pedonali o con semaforo rosso. Ma è anche reato attraversare la suddetta strada entro 20 metri dalle strisce o da un semaforo pedonale. A seconda delle città, questa legge è più o meno applicata. Ad Adelaide infatti mi è capitato più volte di vedere i poliziotti multare i pedoni “colpevoli”, mentre a Sydney penso proprio che la polizia abbia di meglio da fare! Onestamente penso che anche in Italia non sia legale attraversare la strada fuori dalle strisce o a semaforo rosso, ma in vita mia non ho mai visto nessuno essere multato per questo. Qui invece succede.

In bici.

Addio biciclettate spensierate, in Australia anche il mondo delle due ruote (e senza motore) è rigidamente controllato. Secondo la legge australiana, ad esempio, per andare in bicicletta legalmente bisogna che questa sia dotata di campanello (o altri dispositivi sonori) funzionante, riflettori e luci (in condizioni di scarsa visibilità o di notte). Il ciclista inoltra ha l’obbligo del casco, indipendentemente dall’età. Ma non è finita qui, perché per legge “il ciclista deve sempre tenere almeno una mano sul manubrio”. È illegale andare in bicicletta in un’area o piazza pedonale, così come attraversare a un semaforo pedonale. I ciclisti devono seguire il semaforo delle macchine, a meno che non scendano dal mezzo e attraversino a piedi la strada sulle strisce pedonali. Ma una delle cose che più mi sconvolgono, soprattutto vivendo e usando la bici in una città come Sydney, è che i ciclisti hanno l’obbligo di andare in strada, a meno che non esista una pista ciclabile o un marciapiede condiviso. A questa regola fanno eccezione i bambini sotto i 12 anni e i loro accompagnatori, che possono andare sui marciapiedi. Ricapitolando quindi, per andare in bici a Sydney bisogna avere luci e campanello, indossare il casco per la propria sicurezza, ma allo stesso tempo si deve rischiare la propria vita su strade molto trafficate. Tutto molto sensato direi!

Posteggi.

indexAddio posteggi selvaggi all’italiana, in Australia il parcheggio è un affare serio e preciso. In molti parcheggi infatti troverete precise indicazioni su come posteggiare il veicolo, pena multe severe: a 90° con il retro verso il marciapiede, a 45° con il fronte verso il marciapiede e così via. Inoltre sono molto pignoli con le distanze: ad esempio rischiate di prendere una multa se parte della ruota fuoriesce dalla linea del parcheggio o si trova su “un’area verde”.

Alcool.

Ah, gli alcolici. Tasto abbastanza dolente Down Under. Le restrizioni sono infatti moltissimi in questo caso, di cui alcune mi hanno lasciata davvero perplessa.

katariinasilander.blogspot.com
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Innanzitutto è vietato consumare, vendere o comprare alcolici per minorenni. Per questo motivo ai minori di 18 anni è vietato l’ingresso in pub e bar, a meno che non siano con i genitori, e comunque entro la mezzanotte. Secondo, è severamente vietato trasportare bevande alcoliche APERTE sui mezzi pubblici o nelle stazioni, pena multe instantanee di 500$. Per lo meno qui a Sydney sono abbastanza attenti a queste cose, anche perchè la polizia controlla spesso le stazioni e i treni, e ho visto varie volte che davano multe. Terzo, nella maggior parte delle città è vietato consumare alcolici in luoghi pubblici, e soprattutto in parchi e spiagge. In questi ultimi troverete appositi cartelli, come quello della foto qui accanto, a volte con delle limitazioni orarie. Se non è specificata l’ora, si presume che il divieto sia sempre in vigore. Sinceramente non ho mai visto dare multe in questi luoghi, ma è anche vero che la maggior parte degli australiani mi sembra rispettare questa regola.

Sigarette.

smoke-free-campus2Come per gli alcolici, vale il divieto di acquisto e vendita per gli under 18. Ho ricordi molto vividi di ore e ore in coda per le giostre di Gardaland, a respirare il fumo passivo di tutti quelli in coda davanti a me. Ebbene sì, in Australia è severamente vietato fumare in luoghi pubblici ma con un’alta concentrazione di persone, come in coda, o nei pressi delle fermate degli autobus o vicino all’entrata degli edifici. Spesso in luoghi come parchi di divertimento o concerti, ci sono delle aree designate apposta per i fumatori, ed è vietato fumare al di fuori di queste zone. Quello che però mi ha lasciata più sconcertata positivamente sorpresa qui a Sydney, è il divieto di fumare nel campus dell’Università di Sydney. Eh già, su tutto il suolo dell’università vige una politica anti-fumo, per cui è possibile fumare solo in aree predisposte. Onestamente non posso dire che questa regola venga rispettata, anzi spesso e volentieri vedo persone fumare proprio sotto i cartelli di divieto. Forse è più una presa di posizione che un’imposizione vera e propria?

Per ora questi sono i divieti in cui mi sono imbattuta che mi hanno fatto pensare… E da voi? Nei vostri paesi di espatrio avete trovato regole che non esistevano (o non erano imposte) in Italia?

Last Updated on 10/05/2021 by Diario dal Mondo

13 thoughts on “Fatelo in Australia e finirete nei guai

  1. Questo e’ un paese INCIVILE,basta vedere come sono tenute le strade e la pulizia!Qui’ non funziona nulla solo la PARTITOCRaZiA.Fatevi un giro in Giappone,Honk-kong, Singapore,o a Montreal in Canada’,vi renderete conto di quanto dico.Ormai qui’ abbiamo fatto l’abitudine al casino e non ci rendiamo conto.

  2. Io sono di Brescia, le biciclette qui vano per strada o sulle piste ciclabili, sui marciapiedi mai viste … nei luoghi pubblici anche qui è assolutamente vietato fumare e nessuno sgarra, fuori in strada o nei parchi invece fumano. L’attraversamento a piedi fuori dalle strisce non credo sia multato, anche se in realtà non si potrebbe fare. Anche qui è vietato vendere alcool ai minori, però non so dire quanto controllano, io sono astemia. Il posteggio è da fare dentro le strisce, mi sembra una cretinata indicare il verso del muso, se la striscia è a spina di pesce la metti a spina di pesce, se è verticale oppure orizzontale ti regoli. Ci sono gli spazi per gli handicappati, qualche volta, qualche imbecille li occupa, basta chiamare il carro attrezzi e all’imbecille costerà cara. Non concordo con la visione dell’Italia sporca, disonesta e menefreghista, almeno qui a Brescia non è così, certo non siamo rigidissimi nell’osservazione delle regole, ma è anche vero che alcune regole sono cretine.

    1. basta chiamare il carro attrezzi e all’imbecille costerà cara
      Magari fosse così in tutta Italia. Qui a Lucca il carro attrezzi lo chiami e non viene, e i vigili nemmeno

  3. Qui in Idaho c’e’ il coprifuoco per le 22, per i minori di 16 anni (esperienza personale, la polizia mi ha riportato a casa mia figlia, che aveva 14 anni, sgattaiolata fuori a mezzanotte con amche….)Poi qui si puo’ girare a destra sul semaforo rosso, se non arriva nessuno, ma ci si deve fermare completamente, altrimenti multa e corso di sicurezza stradale obbligatorio ( capitato a un’amica).
    concordo con tutti, in Italia esistono le stesse leggi o quasi ma nessuno le rispetta, purtoppo!!!

  4. Ne sono sicuro, che tu vada piano e stia attenta ai pedoni. E anche io quando guido rispetto i ciclisti e non gli faccio il pelo. Ma non posso dire altrettanto dei ciclisti che con tanta prepotenza mi vengono addosso sui marciapiedi. Con una figlia piccola non è bello non poter camminare tranquillamente. Comunque resto sorpreso del fatto che pensassi che le bici potessero circolare sui marciapiedi. Come se mi avessi detto che possono farlo le moto.
    Però è un fatto che in Italia le leggi vengono fatte rispettare così raramente che il cittadino comune non le conosce.

  5. Anche in Italia si deve attraversare sulle strisce pedonali e non é consentito fuori a meno che gli attraversamenti pedonali non sia a una distanza considerevole tra di loro (se ti investono puoi anche prenderti il concorso di colpa). Idem le biciclette o per strada o sulle piste ciclabili, solo a piedi o sulle sedie a rotelle – in teoria non possono andare neanche quelle motorette a 4 ruote che usano i disabili.
    Per i minori non si puó vendere e consumare alcool.
    Il problema dell’Italia non é che non ci sono leggi e che tutti se ne fregano 🙁

  6. E invece io sono andata in bici sul marciapiede a Sydney perche’ in strada rischi davvero la vita con i pazzi che guidano i bus e sai cosa? I pedoni davanti a me si sono spostati per farmi passare e si sono pure scusati, io mi sono sentita in imbarazzo ma preferisco rischiare una multa che la vita ! E poi ti diro’ a me tutte queste super restrizioni mi danno un gran fastidio, sara’ che malgrado l’incivilta’ che si vede spesso in Europa, mi piace usare il buon senso e non sentirmi sempre costretta, inquadrata, obbligata ma del resto qui sono pochi quindi possono tranquillamente controllare e sai che rottura tutti sti controlli! Controllassero pure tutte le schifezze che si mangiano, tante storie per una sigaretta e poi si ingozzano di fritti sotto il sole cocente dell’una!

    1. infatti anche io spesso vado in bici sui marciapiedi… non posso nè voglio rischiare la vita ogni volta che esco a fare una pedalata!

      1. Mi rendo sempre più conto leggendo le varie esperienze australiane (che spero un giorno di poter raccontare anche io!) che fondamentalmente oltre ad essere l’Italia un bellissimo paese è antresì pieno di inciviltà, maleducazione, prepotenza e ignoranza. Se ne “fottono” (concedetemi perchè è così) tutti di tutto e si guarda solo a se stessi. Non è corretto generalizzare….ma vivo in Italia e le biciclette anche dove ho abitato io spesso e volentieri giravano padroneggiando il marciapiede….se parcheggi l’automobile nei centri commerciali puoi star certo che quando torni troverai qualche ammaccatura dato che il tuo vicino di parcheggio “sbadatamente” ha urtato la tua carrozzeria…anche perchè inevitabilmente aveva parcheggiato la sua autovettura in maniera del tutto casuale rispetto alle righe che delimiterebbero il limite dove dovrebbe stare la macchina. Spesso e volentieri quando si cerca disperatamente un parcheggio lo trovì, sì, ma devi fare manovre su manovre cercando di infilarti in quel benedetto buco che ti hanno lasciato ormai non più delimitato dalle righe ,ma delimitato dalle altre macchine che invadono costantemente i parcheggi “altrui”. Devi stare costantemente attento in centro città perchè i pedoni credono che la strada a volte sia un prolungamento del loro marciapiede e senza guardarsi troppo attorno, presi dal cellulare che squilla, il bambino che piange si gettano in strada (magari hanno pure il passeggino!) e tu che devi inchiodare, ti “caghi in mano” e il pedone ovviamente comincia a imprecare contro di te che non lo avevi visto….e pensare che a soli 3 metri ci sono le strisce pedonali…..ma la fretta è sempre tanta e si corre sempre……
        Potrei proseguire all’infinito purtroppo….ma grazie Claudia delle belle righe che hai scritto. Mi fà piacere pensare che al mondo esista un posto dove le cose vanno come dovrebbero andare.

  7. Come mai ti stupisce che la bici non possa andare sul marciapiedi? È vietato anche in Italia. Tra le varie città italiane in cui ho vissuto quella attuale è l’unica dove vedo le bici sul marciapiedi e litigo ferocemente con gli incivili che tutti o giorni mettono in pericolo me e mia figlia. Le bici devono andare sulla strada anche in Italia. Vorrei tanto che questa norma venisse fatta rispettare anche nella città dove abito.

    1. Non ero al corrente che fosse una legge anche in Italia e sicuramente nei miei 25 anni in Italia ho sempre visto più bici sui marciapiedi che in strada. A mio parere poi, è più rischioso per un ciclista andare in strada, che per un pedone avere la bici sui marciapiedi. Quando vado in bici sui marciapiedi vado sempre piano e sto attenta ai pedoni, ma non posso dire altrettanto delle macchine, camion e autobus che mi fanno il pelo quando sono costretta qui ad andare in strada.

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