Lo ammetto: ho una passione per i fari. C’è qualcosa di stranamente mistico nei fari. Quali storie contengono? Com’era la vita da guardiano del faro con tutta quella vista e nessuno con cui condividerla? Nel mio immaginario i fari sono il simbolo romantico di viaggi, mare ed avventura. Tutte cose di cui sono molto appassionata. Abbiamo visto tutti quelle immagini di fari in condizioni di tempesta, apparentemente fragili e fuori portata. Per secoli e secoli i fari hanno fornito un aiuto essenziale alla navigazione notturna, ma purtroppo oggi sono in gran parte obsoleti a causa dei progressi tecnologici. Per fortuna sono ancora molti i fari ritenuti ancora oggi importanti punti di riferimento, àncore del passato e testimoni della storia locale.
Essendo che oltre l’80% della popolazione australiana vive lungo la costa, l’Australia vanta fari veramente spettacolari e penso di averne visti più qui che in ogni altro paese. Dalla Barrenjoey Head Lighthouse di Palm Beach alla Troubridge Hill Lighthouse nella Yorke Peninsula, dalla Cape Bruny Lighthouse in Bruny Island alla Sugarloaf Point Lighthouse a Seal Rocks, dalla Macquarie Lighthouse di Watsons Bay al faro di Kiama, giusto per nominarne alcuni dei miei preferiti, se in un luogo che visito c’è un faro, potete stare sicuri che lo includerò nel mio itinerario. Data la loro funzione, i fari sono necessariamente costruiti sulle scogliere, spesso in punti molto pittoreschi quanto pericolosi per la navigazione, e per questo dai fari si godono panorami incredibili, oltre che ottime possibilità di avvistare le balene e delfini al largo! E se siete particolarmente fortunati – perché ci vuole molta fortuna per riuscire a prenotare – in molti fari potrete anche alloggiare nei cottage un tempo appartenuti ai guardiani del faro e ai suoi assistenti! Sicuramente un’esperienza da bucket list che spero di riuscire a realizzare un giorno!
Oggi ho chiesto alle mie colleghe Travel Blogger Italiane di raccontarmi i loro fari più belli del mondo che hanno incontrato nei loro viaggi ai quattro angoli del pianeta.
La lanterna di Genova in Liguria
Ambra Rovida – Amber’s Diaries
Cosa rende Genova così speciale? Ci sono tantissime cose che val la pena fare quando ci si trova su territorio genovese, una di queste è sicuramente una visita alla Lanterna di Genova, un vero e proprio orgoglio! Anche se ovviamente si tratta di un faro, i genovesi trovano quasi offensivo chiamarla così, è molto importante usare sempre con il suo nome proprio! La Lanterna si trova in zona porto/terminal traghetti, poco lontana dalla stazione ferroviaria Principe, una volta area spartiacque tra il vecchio comune di Sampierdarena e Genova; il faro è naturalmente strumento indispensabile per il continuo traffico di navi in entrata e uscita in queste acque ed è il più alto del Mediterraneo, oltre che il più antico d’Europa.
La prima costruzione risale al Medioevo, nel 1128, e successivamente venne ristrutturato negli anni a venire, mentre la bandiera simbolo del Comune di Genova venne dipinta nel 1340. L’ultima grande ristrutturazione, che ci ha regalato la Lanterna nella sua attuale forma, risale al 1538, dopodichè la sua accensione ufficiale è avvenuta nel 1543. Essendo così longeva, la Lanterna fu quindi testimone di diversi importanti momenti storici, tra cui le battaglie tra guelfi e ghibellini, e venne anche utilizzata come prigione. Oggi è possibile salire fino in cima al faro, per ammirare la città dall’alto, se prima si riesce a salire tutti quegli scalini! Inoltre è possibile visitare il Museo della Lanterna, molto interessante perché è dimora di diversi tipi di fari e strumenti di segnalamento navale.
Il faro viene gestito dalla Marina Militare in qualità di strumento navale e dal Comune di Genova tramite il “Gruppo Giovani della Fondazione Labò” e “gli Amici della Lanterna” per quanto riguarda la parte monumentale. È consigliatissima la visita, essendo uno dei simboli di Genova, sarà inoltre un modo per scoprire con mano perché la città viene da sempre considerata “la Superba”, una potenza indiscussa, vera e propria regina dei mari. E se piace l’argomento, da non perdere anche Galata Museo del Mare, verso il Porto Antico, e il Museo Navale di Pegli.
DATI TECNICI:
Altezza della torre: 76 metri
Altezza sul livello del mare: 117 metri
Il faro di Vieste sul Gargano in Puglia
Rita Fantini – Info di Viaggio
Il faro sorge sullo scoglio di Sant’Eufemia, di fronte al lungomare della bianca e pittoresca Vieste. Siamo sul Gargano, anche chiamato “sperone d’Italia”, per via della sua particolare forma lungo lo stivale. Durante il giorno, il faro di Vieste si staglia sull’azzurro terso del cielo e del mare, di sera, invece, è avvolto da tramonti mozzafiato che colorano l’orizzonte di mille sfumature.
Il faro risale al 1867 e custodisce storie e leggende che riportano molto indietro nel tempo. Il faro di Vieste sorge in una posizione strategica lungo le rotte del mare Adriatico ed è stato a lungo un avamposto per difendere la città. Testimonianze dell’importanza di questo faro, che serviva anche come riparo dal mare in tempesta, sono le numerose incisioni scoperte nelle cavità della piccola isola su cui si trova, le più antiche risalgono al III secolo a.C.. Il faro è stato costruito su quella che un tempo era l’abitazione del guardiano, l’uomo che muovendo la lanterna indicava le rotte ai marinai. Oggi il faro è disabitato, ma la luce continua ad accendersi grazie all’uso di tecnologie moderne e comandi a distanza: il quartiere generale che lo aziona si trova a Venezia!
Intorno al faro ruota una romantica leggenda che narra le origini della città. Si racconta che dopo il diluvio, Noè e la moglie Vesta, decisero di vivere nella zona del Gargano. Quando la moglie venne a mancare, Noè la seppellì proprio sullo scoglio di Sant’Eufemia, dove oggi si trova il faro. Per ricordarla, inoltre, Noè decise di costruire una città e chiamarla Vesta, nome da cui deriverebbe l’attuale Vieste.
DATI TECNICI:
Altezza della torre: 27 metri
Altezza sul livello del mare: 40 metri
Il faro di Neist Point sull’Isola di Skye in Scozia
Anna Rowe – Posh Backpackers
Il faro di Neist Point è uno dei fari più famosi e più spettacolari della Scozia. Si trova sull’isola di Skye, la più grande delle isole Ebridi interne, su una scogliera a picco sul mare. La strada per raggiungere il faro di Neist Point è avventurosa: ci si inoltra sull’isola nel punto più ad ovest, nel bel mezzo della campagna e si percorre una strada ad una sola corsia col rischio di incontrare auto o, peggio ancora, trattori nel senso di marcia opposto. Da un lato e dall’altro della strada vedrete principalmente campi verdi e pecore. Giunti al parcheggio, è necessario percorrere a piedi circa un chilometro dal punto in cui lasciate l’auto – la risalita è un po’ faticosa, ma posso assicurarvi che vale la pena e il panorama merita davvero.
Il faro risale ai primi anni del XX° secolo e fu acceso la prima volta nel 1909. A partire dal 1990 l’accensione del farò è automatizzata ed avviene da remoto, precisamente da Edimburgo. Non esiste quindi più la figura del ‘guardiano del faro’, purtroppo. Pensate che raggiungere il faro era così impervio che per portare le provviste veniva utilizzata una teleferica, ancora visibile nella zona ora adibita a parcheggio. A seguito dell’automatizzazione, il faro fu venduto a privati che ne fecero un alloggio turistico: pensate che meraviglia dormire e soprattutto svegliarsi in un posto così! Purtroppo al tempo del mio viaggio la struttura non era più in uso già diversi anni e molte parti del faro vertevano in stato di abbandono.
La vista dal faro domina dall’alto il mare ed in alcuni mesi dell’anno (soprattutto ottobre e novembre) Neist Point è uno dei punti favoriti della costa dell’isola per il Whale Watching ovvero per l’avvistamento delle balene che, durante i loro flussi migratori, passano per questo punto. Non è raro vedere anche delfini o squali elefante. Noi purtroppo non abbiamo fatto alcun avvistamento, se non qualche mansueta pecora intenta a brucare l’erba. Infine, dal faro si diparte un percorso di trekking (Neist Point trail) di 2,7 km di difficoltà media, ideale sia per gli avvistamenti di cetacei che di diverse specie di uccelli.
DATI TECNICI:
Altezza della torre: 19 metri
Altezza sul livello del mare: 43 metri
Il Faro di Cabo de Sao Vicente in Portogallo
Annalisa Spinosa – Tre valigie
Uno dei posti più straordinari in cui fermarsi durante un road trip in Portogallo è indubbiamente Cabo de Sao Vicente, in Algarve. Si trova vicino al borgo marinaro di Sagres ed è il punto più a sud ovest d’Europa. Su questa scogliera, famosa perché in passato considerata il punto in cui l’emisfero terrestre terminava, svetta uno dei fari più belli della nazione: il faro di Sao Vicente. Ad oggi è ancora uno dei fari più potenti del Portogallo e vanta un piccolo comprensorio dove, oltre ad avere la possibilità comprare qualche souvenir, è possibile godere di un panorama pazzesco lasciandosi accarezzare dai forti venti dell’oceano e dall’odore salmastro della salsedine che si arrampica dalle scogliere sottostanti. Le falesie cadono a strapiombo sul mare dando a questo paesaggio un allure magico e selvaggio al tempo stesso.
Il faro svetta sul promontorio con il suo tetto rosso, a guardia della zona, e ospita al suo interno il Museo dos Farois che preserva i segreti marinari della città di Sagres. È possibile visitarne gli interni grazie alla supervisione del suo guardiano: passando dalle stanze di guardia e di controllo si arriva fino alla lente del faro arrampicandosi su una scalinata a chiocciola consumata dal tempo. La gabbia della lanterna è costituita da enormi pareti in vetro dalle quali è possibile avere una vista a 360° sulla costa di Sagres. La lente è perennemente in movimento ed è piacevole ascoltare il guardiano che spiega il funzionamento degli ingranaggi e la funzione strategica del faro nel corso degli anni. Visitare il Faro di Cabo Sao Vicente è un’esperienza straordinaria perché si entra inconsapevolmente a contatto non solo con la struttura ma con tutti gli elementi naturali circostanti. Si vive il mare respirandone l’aria a pieni polmoni e si percepiscono i più impercettibili cambiamenti climatici, da queste parti spesso repentini. Dall’alto del faro infatti è possibile capire la direzione del vento e delle maree, oltre che a guardare i voli degli uccelli che vivono tra le scogliere. Un’esperienza non solo di viaggio ma di vita vera che rimane nel cuore per sempre.
DATI TECNICI:
Altezza della torre: 28 metri
Altezza sul livello del mare: 67 metri
Il faro di Cape Otway in Australia
Brusen Ci – Indonesia con Bru
Il faro di Cape Otway, si trova in Australia nello stato di Victoria, ed è possibile ammirarlo percorrendo una delle più belle e panoramiche strade costiere del mondo, la Great Ocean Road. La storia di questo faro chiamato anche “Beacon of Hope” è molto triste e allo stesso tempo affascinante. Fu costruito nel 1848, arroccato su una scogliera a 90 metri sopra l’oceano, nel punto in cui lo Stretto di Bass incontra l’Antartico: un tratto di mare difficile e tempestoso, quello di fronte a Cape Otway, dove centinaia di vite andavano perse nei ripetuti naufragi. Per i migranti in arrivo dopo il lunghissimo viaggio dall’Europa, questo era veramente il faro della speranza, quella di toccare finalmente terra. La luce del faro della speranza ha smesso di funzionare nel gennaio 1994. Oggi il Faro di Cape Otway è ancora capace di raccontare la sua storia ai visitatori, regalando una vista magnifica sull’oceano, ed è un punto di osservazione per l’avvistamento delle balene, che durante la migrazione nuotano molto vicino alle coste. Inoltre, il faro di Cape Otway si trova nel cuore della Great Ocean Walk, un luogo perfetto per gli amanti del trekking: si tratta infatti di un sentiero lungo circa 100 chilometri attraversa la costa regalando panorami mozzafiato.
La cosa più incredibile è che in questo luogo è possibile soggiornare nel Cottage del Guardiano o nel Light Station Studio: risvegliarsi al mattino di fronte questa magnifica vista, vi farà sentire davvero parte dell’affascinante storia di questo posto. Che cosa rende questo faro speciale? Forse il fatto di trovarsi lungo un tratto di costa tra i più belli dell’Australia e del mondo, che sia contornato da una natura incredibilmente bella, o dalla sua affascinante storia. Io di questo luogo ne conservo la magia, e voglio riportare le parole che ho scritto tornando in hotel dopo averlo visitato.
Salgo le strette scale a chiocciola del faro e arrivo fino in alto, mi affaccio appoggiandomi alla balaustra dipinta di rosso. Il panorama è bellissimo, mi colpisce una linea di luce bianca, che si unisce a una nebbiolina che proviene dal mare, nonostante le tante foto scattate, non è stato possibile catturare quella meraviglia.
DATI TECNICI:
Altezza della torre: 21 metri
Altezza sul livello del mare: 91 metri
Il faro di Butt of Lewis sull’Isola di Lewis in Scozia
Roberta Buzzi – Scotland 4 you
Butt of Lewis si trova all’estremo nord dell’isola di Lewis, il punto più a nord che è possibile raggiungere alle Ebridi Esterne, a nord-ovest della Scozia. Un posto solitario e remoto che vi farà sentire arrivati ai confini del mondo. Una sensazione di meravigliosa libertà! Le rocce che compongono queste scogliere, sferzate dalla forza dell’oceano Atlantico, si sono formate circa 3.000 milioni di anni fa e sono tra le più antiche d’Europa. È incredibile come gli uccelli marini nidifichino sul bordo della scogliera e i fiori selvatici riescano a crescere ovunque, considerato che questo tratto di costa viene battuto da onde e venti che possono raggiungere fino a 100 miglia all’ora. Non a caso il Guinness dei Primati ha classificato Butt of Lewis come il posto più ventoso di tutta la Gran Bretagna.
Ed è proprio qui che a sorvegliare le navi di passaggio nelle notti tempestose c’è Butt of Lewis Lighthouse. Alto 37 metri, è un faro in mattoni rossi, molto diverso dai soliti, quanto meno rispetto alla maggior parte dei fari che in Scozia, e in particolar modo nelle Ebridi Esterne, sono tutti bianchi. Fu costruito tra il 1859 e il 1862 da David Stevenson, quando qui non c’erano nemmeno le strade e i materiali per costruirlo dovettero essere portati in barca via mare. La luce, installata nel 1905, lampeggia in bianco ogni 5 secondi anche se prima di allora sembra che la luce fosse fissa. All’epoca il faro era presidiato da tre guardiani che vivevano nei cottage con le loro famiglie fino a quando non è stato automatizzato nel 1998. Pensate che oggi la luce è monitorata a distanza direttamente da Edimburgo. Purtroppo non è possibile visitarlo, e non è possibile nemmeno alloggiare negli immediati paraggi ma è anche per questo che è uno di quei luoghi in cui, una volta arrivati, ci si sente piccoli piccoli e completamente inermi di fronte alla forza della natura.
DATI TECNICI:
Altezza della torre: 37 metri
Altezza sul livello del mare: 52 metri
Ed eccovi i migliori fari del mondo secondo le Travel Blogger Italiane. Vi abbiamo ispirato abbastanza ad aggiungere un faro nel vostro prossimo itinerario? Ne avete visitati altri che dovrebbero essere inclusi in questa lista? Non vediamo l’ora di scoprirli!
Last Updated on 18/04/2024 by Diario dal Mondo
Bell’idea un articolo sui fari, effettivamente sono molto affascinanti e attraggono sempre i visitatori.
Io li adoro! Vorrei vedere tutti quelli in Australia o anche solo nel mio stato ma sono troppi!
Anch’io condivido la tua passione per i fari. In salotto sopra il divano ho una grande stampa di un faro colpito da una tempesta! Mi piacerebbe molto visitare quelli descritti in questo post, ma, soprattutto, pernottare all’interno di quelli trasformati in b&b.
Che bello! Anche io sogno di alloggiare in uno!
Che belli i fari hanno un che di magico anch’io ne ho visti molti e sono rimasta sempre molto attratta anche perché in genere sono in luoghi stupendi
Assolutamente. Nella mia bucket list vorrei vedere tutti quelli in Australia ma so che sarà impossibile!
I fari esercitano davvero un fascino particolare, forse dettato dal loro innalzarsi solitari nella natura: purtroppo non ne ho visto neanche uno di quelli descritti, ma sogno un bel viaggio nel New England o in Irlanda per scoprirne qualcuno.
Concordo, penso che sia la loro posizione così solitaria a renderli così affascinanti e misteriosi.
I fari hanno un fascino indiscusso, devo dire che quello di Skye mi piacerebbe visitarlo prima o poi. Quello di Cabo Sao Vincente era in programma quando andammo in Portogallo ma per mancanza di mezzo di trasporto abbiamo rinunciato. Però abbiamo visto quello dell’isoletta Farol, della riserva di Ria Formosa, che è molto suggestivo.
Sono tutti davvero unici e vale la pena di visitarli tutti perché ognuno racconta una storia diversa. Qui in Australia ne ho visti veramente di meravigliosi e non mi sono ancora stancata!
Anche a me i fare affascinano molto, infatti vorrei tanto fare un tour della Bretagna e del New England per andare alla scoperta dei fari.
Tra quelli elencati ho visto solamente quello del Portogallo, da cui ho ammirato un tramonto molto suggestivo.
Comunque, siccome ti piacciono i fari, hai mai visto il film La luce sugli oceani? È un drammatico con Michael Fassbender ambientato principalmente su un’isola remota australiana, abitata solamente dal guardiano del faro e da sua moglie.
Ma sai che non conosco questo film? Ma corro subito a cercarlo perché sembra proprio il mio genere di film, grazie per il suggerimento!
Avete realizzato davvero una splendida rassegna sui fari più belli d’Italia . Considera che io sono un po’ di parte perché sono originaria di Vieste, quindi quel faro per me rappresenta davvero qualcosa di importante .
Quello di Vieste è proprio bello e non vedo l’ora di scoprire di persona anche tutti gli altri.
Ciao! È stato un piacere partecipare ma ancora di più leggere le altre esperienze, ottime idee per i prossimi viaggi. In Portogallo ho visto il faro di Cabo da Roca ma non quello di Sao Vicente, già appuntato per un prossimo tour, mi ispira un sacco!
Grazie a te per la collaborazione, è stato bello viaggiare attraverso i vostri racconti tra i fari più belli del mondo
I fari sono la mia passione, specialmente quelli abbarbicati sulle rocce, in luoghi desolati e selvaggi.
Brave travel blogger italiane, bell’articolo!
Quello nella foto di copertina dov’è? Ne ho visto uno simile in Svezia.
Concordo. Il faro di copertina si trova in Nova Scotia, Canada.
Articolo interessante!
Nell’estate del 2020 sono stata in Scozia e Portogallo per cui in un solo colpo ne ho beccati tre della lista 🙂
Al faro di Lewis tirava un vento pazzescooooo!!
..ma anche a Cabo de Sao Vicente non scherzava!
..invece a Neist Point ero sotto assedio da parte dei malefici moscerini..!
insomma mai tranquilla!!! 🙂
Che bello! Ne hai visti più te che me di questa lista allora!
Tra tutti i fari citati, ce n’è uno che avrei voluto tanto visitare ed è quello dell’isola di Skye in Scozia. Quando sono stata ad Edimburgo la prima volta, ho cercato in tutti i modi di inserirlo nell’itinerario, ma è stato impossibile. Spero un giorno di potergli finalmente scattare una foto!
Ma che peccato! Ne ho sentito parlare da diverse persone quindi penso proprio che valga una visita!
Adoro che ci sia anche la lanterna di Genova, un simbolo di questa bellissima città.
Bellissimo articolo. Molto interessante.
Grazie mille, io ancora non ho avuto modo di visitarla ma spero di poter recuperare presto
Anche io ho una passione per i fari; però ho notato che nessuna di voi ragazze ha parlato del secondo faro in Italia, quello di Santa Maria di Leuca!
Avrebbero dovuto parlarne ma purtroppo la persona non è riuscita a scrivere il contributo
Condivido la tua passione sui fari, anche io li trovo estremamente affascinanti e li cerco ogni volta che ne ho la possibilità. Quelli descritti nell’articolo sono tutti bellissimi, quello sull’isola di Skye è un posto da romanzo. E che dire della Lanterna? Simbolo della bellezza di Genova che ho voglia di tornare a visitare
Sono tutti bellissimi in effetti e sono sicura che là fuori ce ne sono moltissimi altri che aspettano solo di essere visitati e raccontati
Come resistere al fascino di un faro con il mare in tempesta? Tra questi purtroppo ne ho visti solo due, la lanterna di Genova e quello di Neist Point in Scozia.
Nella mia lista dei desideri c’è il Fanadig Lighthouse in Irlanda, dove si può anche pernottare e tra l’altro a costi abbastanza accessibili.
Che bello, assolutamente da mettere in lista quello in Irlanda allora! Ma si alloggia nel faro vero e proprio o nella casa del guardiano?
Mi sento molto ferrata sull’argomento in quanto i fari sono una delle mie più grandi passioni! Conosco i due fari scozzesi e la Lanterna, visto che vivo qui, e devo dire che li adoro, mi trasmettono pace e serenità.
Che bello trovare un’altra persona a cui i fari piacciono tanto quanto me!
E’ stato un piacere partecipare alla stesura di questo articolo perchè mi ha dato, come sempre, la grande opportunità di collaborare con altre bravissime blogger e di conoscere altri luoghi da esplorare..
Grazie a te, è stato bello conoscere tramite i vostri racconti tanti fari che ancora non conoscevo!
Non ne ho mai visitato nemmeno uno, ma il mio sogno nel cassetto è almeno una volta nella vita passarci qualche giorno…
Idem, è un sogno che ho da tanti anni ormai. Per fortuna sono tanti i fari che permettono di alloggiare nella casa del guardiano, ma sono solitamente tutti prenotati con largo anticipo
Adoro i fari, sono così suggestivi. Il tuo post mi ha fatto venire voglia di partire….grazie
Lo so, provo anche io la stessa sensazione. Fammi sapere se ne trovi di belli!
Wooo, articolo molto particolare. Anche a me piacciono tanto i fari, ma di questi in lista ne ho visti solo un paio, devo assolutamente migliorare! 😅
Buona settimana. 😘😘
Valentina
Peccato non essere riuscita a metterne di più in lista perché sicuramente ce ne sono moltissimi là fuori che meritano di essere visitati!
Io e mio marito abbiamo la fissa dei fari!!!Un altro faro in Scozia che vi segnalo e dove è possibile anche soggiornare è Boddam Lighthouse nell’Aberdeenshire.
Che bello non essere l’unica a trovare i fari così affascinanti. Mi sembra di capire che la Scozia ha davvero tanti fari, forse perché il suo mare è molto tempestoso?
Ciao. Visto che ti piacciono i fari, Ti suggerisco di andare su internet per vedere il faro di Santa Maria di Leuca (Provincia di Lecce, Puglia), situato proprio nel punto finale della costa adriatica, dove l’Adriatico incontra lo Ionio.
Secondo in Europa per altezza, dopo quello di Genova.
Spero faccia piacere saperlo.
Ciao.
Gin
Ciao Gin, avrei dovuto ospitare anche un paragrafo proprio su questo faro ma purtroppo non è stato scritto, vado comunque a guardarmi qualche foto dato che ne ho sentito parlare così bene!
Ho sempre pensato che i fari fossero davvero suggestivi, ricchi di storia e unicità! Grazie mille per avermi permesso di scrivere della mia Lanterna!
Grazie a te per avermi fatto conoscere questo simbolo di Genova che ancora non ho visto di persona
Chissà, forse è il fatto che siano utili a tante persone ma al tempo stesso rimangano così isolati ad affascinarci…
Probabilmente hai ragione, sono per natura remoti ed esposti alle intemperie e forse per questo così magici!