Due giorni sul Trenino del Bernina in estate

Il viaggio a bordo del Trenino Rosso del Bernina (o Bernina Express) non è solo uno dei viaggi in treno più belli della Svizzera, ma è anche costantemente presente negli elenchi dei viaggi in treno più panoramici del mondo. La linea del Bernina va dall’Italia alla Svizzera (o viceversa) iniziando/finendo nella città italiana di Tirano e iniziando/finendo nella città svizzera di St. Moritz, attraversando alcuni degli scenari più pittoreschi della Svizzera attraverso le Alpi svizzere, in una cornice naturali incredibilmente bella in ogni periodo dell’anno.

La tratta del Bernina Express si può fare tranquillamente in giornata, dato che il treno impiega impiega due ore e trenta a percorrere l’intera tratta Tirano-St. Moritz (per un totale A/R di cinque ore totali), a cui bisogna sommare il tempo per raggiungere e tornare da Tirano, ma il percorso merita di più. La soluzione migliore, secondo me, è prendersi un intero weekend per fermarsi nelle stazioni intermedie e fare qualche escursione o passeggiata, soprattutto nella bella stagione! In questo caso dovrai però organizzarti per il pernottamento e la gestione dei bagagli; prosegui nella lettura per avere informazioni a riguardo.

Noi ci siamo regalati due bellissimi giorni sul Trenino Rosso del Bernina con i nostri due bimbi al seguito. Se vuoi provare anche tu questa esperienza leggi la mia miniguida pratica per organizzare un viaggio di due giorni sul Trenino del Bernina in estate.

LA STORIA DEL TRENINO ROSSO DEL BERNINA

Quello che comunemente viene chiamato trenino rosso del Bernina o Bernina Express fa parte di un ampio tratto ferroviario della ferrovia retica che attraversa l’arco alpino. La linea del Bernina copre un tratto di 60 km compreso tra Tirano e St. Moritz; da St. Moritz parte la linea dell’Albula che prosegue per 66 km fino a Thusis (percorribile con i treni del Glacier Express). Nel 2008 l’insieme delle due tratte è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dall’UNESCO e a ben ragione, soprattutto in considerazione del fatto che la sua costruzione risale a più di un secolo fa!

La storia del Trenino Rosso del Bernina ebbe origine verso la fine del 1800 grazie ad una brillante intuizione di alcuni ingegneri: mettere al servizio delle popolazioni delle tre valli attraversate, una ferrovia che collegasse i centri principali delle zone alpine e svilupparne così il settore turistico. Il percorso fu pianificato su più livelli e con idee economiche chiare e semplici, infatti l’obiettivo era quello di creare un servizio in grado di soddisfare le esigenze degli abitanti e di permettere ai visitatori di godere di un’emozione unica. Alla fine del 1800 il Bernina rappresentava un collegamento importantissimo per il trasporto delle merci fra nord e sud. Da sempre il transito e il commercio nelle valli subiva numerosi momenti di sospensione durante il periodo invernale, in quanto le intemperie, il gelo e le abbondanti nevicate sul valico rendevano arduo il suo attraversamento. A causa di questi disagi, la popolazione richiese un metodo migliore, un trasporto più rapido e moderno, una ferrovia. Grazie a queste numerose sollecitazioni e all’ottimo progresso tecnologico nacque la famosa linea del Trenino Rosso del Bernina.

Il 1 Maggio 1906, dopo solo due mesi dall’approvazione da parte del Governo Centrale, i lavori vennero inaugurati ufficialmente. Il 5 Luglio 1910 è la data più importante della storia del Trenino Rosso, infatti i lavori furono completati nonostante tutte le difficoltà ambientali quali freddo e neve e, soprattutto, gli incidenti sul lavoro. Una menzione particolare va agli oltre 3.000 operai, in gran parte italiani provenienti soprattutto da Sondrio, Bergamo, Brescia e Verona, che hanno partecipato alla costruzione della ferrovia, attirati inizialmente dai migliori salari svizzeri, ma che riuscirono a completare questa impresa che ha messo a dura prova la loro resistenza visto il lungo inverno del passo del Bernina con abbondanti nevicate e repentini mutamenti climatici, anche in piena estate.

Da Tirano, ancora Italia a Saint Moritz, ormai Svizzera, su un dislivello sul mare che parte da 429 metri e raggiunge i 1800 metri. Ogni anno circa 800 mila turisti raggiungono la Valtellina per provare l’ebrezza di percorrere le famose rotaie a bordo delle 9 carrozze del treno: un numero destinato a rimanere tale, in quanto con carrozze aggiuntive il treno rischierebbe di uscire fuori dai binari. Non a caso il Trenino del Bernina rimane oggi una delle tratte ferroviarie più affascinanti in Europa. Pensate che attraversa una zona montana decisamente impervia raggiungendo altezze incredibili grazie a dei percorsi a serpentina (il punto più alto si tocca all’Ospizio Bernina a 2.253 m) e sopportando pendenze estreme, fino al 70%, grazie alla particolarità di essere a trazione elettrica. Il tutto integrandosi perfettamente con il territorio e anzi valorizzandolo e rendendo possibile a tutti raggiungere queste zone  altrimenti difficilmente visitabili.

QUALE TRENO PRENDERE

Sulla linea del Bernina viaggiano due diverse tipologie diverse di treni, il regionale e il Bernina Express (BEX). Entrambi percorrono la stessa tratta e in entrambi ci sono due classi, a volte situate su carrozze separate e, a volte, situate su carrozze di classe mista. Ma tra le due tipologie di treno ci sono alcune differenze significative:

Treno Regionale

Ha un costo inferiore rispetto al BEX (64 CHF o 112 CHF per prima o seconda classe, la metà dai 6 anni ai 16) e permette di scendere e risalire in tutte le 22 fermate della tratta. Questi treni passano circa ogni ora e non si ha il posto assegnato. I treni regionali non hanno i finestroni panoramici come il BEX, ma quelli classici che possono essere abbassati permettendoti di fotografare meglio il paesaggio. Su questi treni questi treni è permesso anche il trasporto delle biciclette (ad un costo aggiuntivo di 20 franchi) e si trovano servizi ignienici a bordo. Nei mesi estivi, su alcuni treni regionali vengono inserite delle carrozze panoramiche con ampia vetrata e alcune carrozze completamente aperte, sulle quali si può salire prenotando e pagando un sovrapprezzo di 5 CHF (circa 4,40€). Queste hanno posti a sedere in legno orientabili secondo il senso di marcia, ma non hanno né illuminazione, né impianto audio diffusione né pulsanti di richiesta di fermata.

NB: ogni prima domenica del mese puoi godere di un fantastica riduzione creata appositamente per le famiglie che possono viaggiare a soli CHF 30 per un massimo di 4 persone (2 adulti e 2 bambini sotto i 16 anni) in seconda classe. Qui i dettagli della promozione.

Bernina Express (BEX)

Ha un costo superiore rispetto al treno regionale, di 26 CHF in estate e 20 CHF in inverno a persona a tratta, e garantisce un posto assegnato. Questi treni sono in funzione solo durante la bella stagione; in inverno vengono però aggiunte delle carrozze panoramiche sui treni regionali. I BEX non fermano in tutte le fermate, ma è comunque possibile scendere a queste e prendere o qualsiasi regionale successivo, gratuitamente, o il Bernina Express successivo, ma vi verrà chiesto di pagare un supplemento. Questi treni corrono solamente 3 o 4 volte al giorno e hanno delle vetrate panoramiche a forma di cupola che permettono di osservare il paesaggio circostante da ogni angolo della carrozza, ma non sono apribili per scattare foto. La prenotazione del BEX è obbligatoria. In queste carrozze non è consentito il trasporto delle biciclette e nella maggioranza dei casi è presente un servizio minibar.

Su entrambe le tipologie di treno è possibile viaggiare con i cani. Il costo del biglietto del cane è pari a metà biglietto della tratta prescelta in 2a classe, se invece il cane è di taglia piccola e può stare in un trasportino, non paga il biglietto. Inoltre dovrai essere muniti di tutti i suoi documenti, passaporto e vaccinazioni (obbligatoria la vaccinazione antirabbica, da fare almeno 21 giorni prima dell’ingresso in Svizzera), validi per l’espatrio.


Personalmente abbiamo viaggiato sempre sui treni regionali di seconda classe e ci siamo trovati benissimo. Nonostante fosse luglio, tra tutti e 6 i treni che abbiamo preso nell’arco dei due giorni, siamo sempre riusciti a trovare sedili liberi per tutti e 4, sempre vicino al finestrino. Ho molto apprezzato la possibilità di aprire i finestrini per fare le foto e di poter scendere e risalire a tutte le fermate che volevamo.

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QUALI SOSTE FARE IN ESTATE

Premesso che tutte le fermate della tratta del Bernina Express meriterebbero di essere fatte e tutte le località visitate perché tutte interessanti e diverse, realisticamente se hai solo uno o due giorni a disposizione dovrai fare delle scelte. Il periodo del viaggio fa una grande differenza, perché alcune attività sono più adatte all’estate o all’inverno, perciò qui ti lascio i miei consigli su quale soste fare in due giorni sul Trenino del Bernina in estate.

Cavaglia

Cavaglia è uno splendido alpeggio situato a 1.793 metri di quota, da dove è possibile visitare il Giardino dei Ghiacciai a soli 10 minuti dalla stazione da aprile ad ottobre. Qui si trovano le Marmitte dei Giganti, create dai ghiacciai più di 11.000 anni fa, nonché l’orrido, visitabile dal nuovo percorso attraverso la gola lungo 180 metri che offre viste sorprendenti dei vortici e delle sporgenze simili a grotte. I bambini possono scoprire le Marmitte insieme a Grummo, il gigante buono, seguendo un libricino da timbrare a ogni fermata. L’ideale sarebbe partecipare alla visita guidata giornaliera delle 14:00, ma quest’orario potrebbe non essere compatibile con il vostro itinerario a bordo del Trenino Rosso del Bernina. Proseguendo con il trenino, poco dopo la piana di Cavaglia, si sale di altri 300 metri circa di dislivello e, tra una galleria e un’altra, è possibile vedere il bellissimo Lago Palù.

Alp Grüm

Questa è decisamente una fermata fresca, all’alto dei 2.091 metri di quota e qui puoi fermarti anche solo per goderti la meravigliosa vista sul Ghiacciaio Palù, su alcune cime della Valtellina e sulla Valposchiavo. Durante l’estate puoi scendere a piedi fino a Cavaglia grazie ad un semplice sentiero panoramico che dura circa 1 ora, oppure salire fino all’Ospizio Bernina tramite un altro semplice sentiero panoramico.

Ospizio Bernina

Questa è sicuramente una tappa fotografica, ma da qui parte anche un sentiero panoramico che raggiunge l’Alp Grüm costeggiando il Lago Bianco. Presso la diga sud del Lago Bianco inizia la discesa in direzione Alp Grüm, dove si apre uno splendido panorama sulla Val Poschiavo e sul ghiacciaio del Palü. Il tempo percorrenza è di 1,5 ore e conviene fare questa sosta e passeggiata al ritorno, procedendo nella stessa direzione del treno. In alternativa puoi anche fare il giro del Lago Bianco, oppure risalire al Passo del Bernina. Questo è il punto più alto toccato dal Trenino del Bernina e la stazione più alta d’Europa.

Morteratsch

L’attività principale da fare a Morteratsch è la passeggiata di circa 50 minuti che porta all’estremità inferiore del ghiacciaio, partendo proprio dalla stazione del Trenino Rosso del Bernina. Il sentiero classico per raggiungere il Ghiacciaio del Morteratsch è di livello T (turistico – facile) fino alla base del ghiacciaio, ampio e abbastanza pianeggiante e porta dai 1895 metri di altitudine della stazione ai circa 2010 dell’arrivo, con un dislivello quindi di soli 130 metri. L’escursione al ghiacciaio del Morteratsch coi bambini è davvero adatta a tutti ed è accessibile anche con passeggini e sedie a rotelle, con ruote grosse o gonfiabili. In alternativa, l’intero sentiero fino alla base si può percorrere anche in mountain bike! Altre attività da fare qui sono l’escursione alla Capanna Boval, la visita al caseificio “Schaukäserei“, la camminata lungo il Sentiero delle Cascate, e per i piccolini ci sono due parchi gioco e un’area con le caprette a cui poter dare da mangiare.

Pontresina

Una delle fermate più belle per la possibilità di partire a piedi o in carrozza trainata da cavalli alla scoperta meravigliosa Val Roseg. Il percorso a piedi è piuttosto pianeggiante e fattibile da tutti ma sicuramente percorrelo in carrozza è tutta un’altra esperienza. A cavallo ci si impiega un paio d’ore e giunti nella Val Roseg è d’obbligo una visita all’Hotel Risto­rante Roseg Gletscher, famoso per il suo leggen­dario Buffet di Dessert. É anche possibile fare escursioni a cavallo oppure noleggiare le carrozze per un tour privato. Da Pontresina è possibile raggiungere Saint Moritz anche a piedi in circa 1 ora e mezza, grazie al facile sentiero che attraversa il bosco e costeggia il Lago di Staz.

St Moritz

St Moritz è la località turistica più conosciuta dell’Engadina, mondana ed elegante, ma per noi non la tappa più interessante di questo viaggio. A seconda del tempo che hai a disposizione, puoi fare una passeggiata attorno al bellissimo lago (circa 1 ora e mezza), far giocare i bambini in uno dei vari parchi gioco della città o semplicemente ammirare la bellezza del lago e delle sue case più vecchie e colorate.

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IL NOSTRO ITINERARIO

Questo è il nostro itinerario dettagliato per due giorni sul Trenino del Bernina in estate con due bambini di 10 mesi e 4 anni al seguito. Partendo da Milano abbiamo preferito passare la notte prima a Tirano, in modo da evitare la levataccia ed essere pronti a salire su uno dei primi treni. Viaggiando con due bambini piccoli il nostro itinerario è stato necessariamente più lento che se fossimo stati da soli, con momenti dedicati al gioco e al riposo. Il tempo poi non è stato dei migliori e al nostro arrivo a Morteratsch abbiamo dovuto aspettare che smettesse di piovere prima di cominciare la passeggiata al ghiacciaio. Altro dettaglio da tenere in considerazione quando organizzi un viaggio sul Trenino del Bernina è che, per quanto siamo in Svizzera, i treni fanno ritardo: siccome in entrambe le direzioni i treni viaggiano su un solo binario, ci sono momenti in cui un treno deve attendere il passaggio di quello nella direzione opposta prima di poter proseguire. Nel nostro caso, abbiamo dovuto aspettare un’ora a Ospizio Bernina l’arrivo del treno che era in ritardo: se avete un itinerario molto stretto, tieni a mente che intoppi del genere potrebbero succedere.

1° giorno:

  • Partenza da Tirano – 9:00
  • Cavaglia – arrivo 9:58
    • Marmitte – 1 ora
    • Partenza 10:52
  • Ospizio Bernina – arrivo 11:15
    • Pranzo – 1-2 ore
    • Partenza 12:20
  • Morteratsch – arrivo 12:44
    • Passeggiata al ghiacciaio
    • Animali
    • Parcogiochi

2° giorno:

  • Partenza da Morteratcsh – 8:45
  • St Moritz – arrivo 9:11
    • Lungo lago e parcogiochi – 2 ore
    • Partenza 10:48
  • Pontresina – arrivo 11:04
    • Carrozza con cavalli – partenza 11:10, rientro 13:45
    • Partenza 14:08
  • Alp Grum – arrivo 14:53
    • Tappa fotografica o pranzo – 1 ora
    • Partenza 15:44
  • Arrivo a Tirano – 17:00

DOVE ALLOGGIARE

Alloggio a Tirano, Cà Merlo

Se vuoi prendere uno dei primi treni da Tirano e non vuoi fare una lavataccia, ti consiglio di passare la notte prima a Tirano. Noi abbiamo alloggiato presso la Ca’ Merlo, un alloggio semplicemente perfetto per famiglie ma non solo. Situata al piano terra di una grande casa di sasso, con entrata autonoma e posto auto all’aperto, la casa è circondata da un ampio giardino, nel quale poter fare colazione e lasciare i bimbi giocare. La colazione è deliziosa, la casa molto accogliente ed è anche possibile portare con sé i propri animali. Nella stessa struttura è anche possibile alloggiare presso la foresteria al primo piano.

Alloggio a Morteratsch, Hotel Morteratsch

Noi abbiamo scelto di passare la notte presso l’Hotel Morteratsch durante il nostro tragitto di due giorni sul Trenino Rosso del Bernina. Con due bambini al seguito, abbiamo alloggiato in una delle stanze quadruple, con aggiunta gratuita del lettino per il nostro piccolino e colazione inclusa. In alternativa il Campeggio Morteratsch offre la possibilità di alloggiare, oltre che nelle normali piazzole, in casette o botti di legno (rispettivamente per massimo 4 e 2 persone) oppure in roulotte presa a noleggio in loco. Rispetto all’Hotel Morteratsch, sicuramente il campeggio ha costi più contenuti ma occorre prenotare con molto anticipo per trovare posto e ovviamente in caso di maltempo o freddo si è decisamente più esposti.


Se come noi hai scelto di dormire in uno dei rifugi in quota, pur volendo fare più tappe possibili durante il tragitto, incapperai nell’annosa questione del trasporto e deposito delle valige. Noi, pur viaggiando con due bambini al seguito (di cui uno nel marsupio), ci siamo portati dietro solo uno zaino, che per noi è stato sufficiente. Se invece ti piace viaggiare pesante, sappi che le uniche stazioni dotate di deposito bagagli sono Tirano, Pontresina e St. Moritz, ma l’Hotel Morteratsch ti fa lasciare i bagagli nel deposito gratuitamente se bevi o mangi all’hotel mentre fai la passeggiata al ghiacciaio. In aggiunta, la Ferrovia Retica offre un servizio di trasporto bagagli da stazione a stazione, con consegna però dopo 2 giorni.

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ALCUNI CONSIGLI & CURIOSITÀ

Dove parcheggiare: dietro la stazione del Trenino Rosso del Bernina di Tirano c’è un parcheggio gratuito sia per le auto sia per le moto. Il parcheggio si trova in via Calcagno, di fianco alla stazione degli autobus; qui trovate le coordinate di Google Maps per impostare il navigatore. Dal parcheggio è possibile raggiungere l’ingresso della stazione tramite un sottopassaggio pedonale. A breve distanza da questo parcheggio, in via Polveriera, si trova anche un’area di sosta per camper, segnalata all’ingresso di Tirano. L’area camper è situata in una posizione ottima, è ben tenuta e i prezzi sono ragionevoli: 15 euro ogni 24 ore, compresa la luce.

Attenzione al roaming: geograficamente siamo in Europa ma la Svizzera è fuori dagli accordi telefonici europei quindi disatta il roaming o metti il telefono in modalità aereo per non incorrere in costi esorbitanti.

Attenzione alla valuta: in Svizzera i pagamenti vengono effettuati con il Franco Svizzero, ma io sono partita senza un franco in tasca e ho pagato tutto con bancomat o carta di credito, accettate anche nei rifugi d’alta montagna, alle stazioni e agli impianti di risalita. In alternativa potrete pagare in euro sonanti ma riceverete il resto in franchi. Va da se che trovandovi in Svizzera i prezzi saranno espressi in franchi e si adeguano al tenore di vita svizzero, perciò sappi che sono molto più alti rispetto all’Italia.

Attenzione ai documenti d’identità: a 2,5 chilometri dalla partenza da Tirano, si attraversa il confine tra Italia e Svizzera. Dal 2008, da quando la Svizzera ha aderito al trattato di Schengen, i documenti non vengono più controllati alla stazione di Tirano ma può essere che vengono richiesti dalle Guardie di Confine svizzere che, alla fermata di Campocologno, salgono sul treno e controllano i documenti mentre il treno è in viaggio. Per poter passare la frontiera dovete avere un documento di identità valido per l’espatrio oppure il passaporto.

Esempio per i giapponesi: la ferrovia Hakone-Tozan posta a sud di Tokyo, in una delle regioni più amate e turistiche della città, in una zona topograficamente complessa, sfrutta un sistema di ferrovia ad adesione basato sullo stesso principio della ferrovia del Bernina. Nel 1979 la linea del Trenino Rosso del Bernina e quella della ferrovia HTR, siglarono un gemellaggio: come prova pubblica di questo gemellaggio, la ferrovia del Trenino Rosso del Bernina ha messo in circolazione la Locomotiva numero 622, dal nome Hakone, scritto anche in giapponese; nel 1991 venne aggiunta la scritta “Hakone” e la bandiera del Giappone al veicolo a trazione FR ABe 4/4 n. 54. Un’ulteriore prova pubblica di questo legame lo possiamo ritrovare nelle stazioni di St. Moritz, Tirano e Alp Grüm, in quanto i nomi delle fermate sono scritti anche in giapponese.

Viaggiare a bordo del Trenino Rosso del Bernina non è sicuramente un viaggio economico, soprattutto se decidi – e te lo raccomando – di farlo nel corso di due giorni, ma è un viaggio di una bellezza unica e, secondo me, vale tutti i soldi spesi.

22 thoughts on “Due giorni sul Trenino del Bernina in estate

  1. Un’esperienza che da tempo mi piacerebbe fare, forse sarei più attirata da farla in inverno con la magia della neve però in estate tutto è sicuramente molto più visitabile. Grazie dei consigli mi saranno utili

    1. Sicuramente in inverno ha un fascino molto diverso ma bisogna essere ben preparati per il freddo se si fanno tante escursioni

  2. Ottimi consigli pe questa esperienza che è sulla mia lista da un po’. Mi segno subito la dritta sui treni regionali che costano meno e fanno lo stesso percorso del più famoso Bernina Express, in più ci sono dei meravigliosi luoghi da visitare che non vedo l’ora di programmare un viaggio da quell parti!

    1. Soprattutto se vuoi scendere alle varie fermate, il bernina express non ha senso. E poi vuoi mettere riuscire a fare le foto dal finestrino aperto invece che attraverso il vetro?

  3. anche io ho sempre voluto provare l’esperienza del trenino del Bernina con i bambini. Credo che lo prenderò in estate così siamo costretti a viaggiare leggeri e senza bagagli. grazie per gli spunti di viaggio

  4. Questo è uno dei viaggi che sogno di fare da tempo, per cui trovo utilissimi questi tuoi consigli. A partire da quello del treno regionale, che ha un costo ridotto ma che consente comunque di apprezzare al meglio l’esperienza. Ottime anche le opzioni di pernottamento!

    1. Secondo me e’ l’opzione migliore a meno che proprio non sia stretti con i tempi e non si abbia la possibilita’ di scendere in nessuna fermata

  5. Questo è davvero un bel post, non solo perché parla di un mezzo estremamente affascinante che attraversa luoghi splendidi, ma perché dà informazioni davvero ben dettagliate e utili che raramente si trovano in rete! Me lo salvo volentieri per quando finalmente riuscirò a farmi un giro sul trenino rosso più famoso del mondo! 🙂

    1. Grazie mille, in effetti cercare di organizzare questo viaggio e’ stato un pochino complicato perche’ le info online sono tante ma tutte sparse. Spero di essere utile a qualcuno!

  6. Questa è proprio un’esperienza che mi piacerebbe fare. Tanti scelgono di fare il tour durante l’inverno, ma io non sottovaluterei l’estate perché penso che il paesaggio sia incredibile.

    1. Sicuramente ha un fascino diverso in inverno, ma sei piu’ limitato con le attivita’ all’aperto, soprattutto se viaggi con bambini piccoli, a meno che tu non sia molto abituato al freddo e alla neve

  7. Non sono mai salito sul trenino del Bernia, mi piacerebbe molto farlo durante l’autunno. Ha qualcosa di davvero particolare, soprattutto per persone che amano quel periodo, non trovi?

    1. E’ un viaggio incredibile in qualsiasi stagione. Facendolo con bambini piccoli e volendo dormire ai piedi del ghiacciaio, l’estate forse e’ la stagione migliore, ma andrebbe percorso in ogni stagione!

  8. 2 ani fa sono stata a Saint Moritz e ho potuto vedere la partenza e l’arrivo di due treni del Bernina, davvero particolari! Non ci sono mai salita ma mi piacerebbe davvero molto poter fare questa esperienza, soprattutto d’estate!

    1. Ti e’ piaciuta St Moritz? Per me e’ stata la tappa meno interessante del viaggio, ma sicuramente passare del tempo li’ ti fa scoprire luoghi interessanti

  9. Mi ero in formata sommariamente sul Bernina express, percè avevo desiderio di fare questa esperienza in inverno, con le cime e le destinazioni innevate. Devo dire però che anche in estate sa raccontare meraviglie! Il tuo articolo è una vera propria guida. Lo salvo e lo studio per bene!!

    1. Sicuramente d’inverno e’ tutta un’altra cosa, il paesaggio innevato dev’essere incredibile, ma sono limitate le attivita’ all’aria aperta, soprattutto con bambini piccoli

      1. Immaginavo… ma piuttosto che fare attività a noi piacerebbe proprio perderci nei paesaggi innevati, curva dopo curva, stazione dopo stazione! Molto da fiaba natalizia.

        1. Sicuramente, quando i bambini saranno un po’ piu’ grandi mi piacerebbe tornarci in inverno.

  10. Non sai da quanto tempo desidero prendere il trenino del Bernina! Mi piace molto il tuo itinerario di due giorni per godersi con calma i bellissimi panorami e anche la passeggiata al ghiacciaio Morteratsch, visto che è definita facile…. potrei provarci!

    1. La passeggiata al Monteratsch e’ decisamente fattibile, se ce l’ha fatta il mio 4enne e noi con il baby nel marsupio ce la fa chiunque!

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