Cornello dei Tasso, in Val Brembana, uno dei borghi più belli d’Italia dal 2003, è una delle località bergamasche dove meglio si è conservata la struttura urbanistica ed architettonica medioevale. Un tempo era al centro di importanti scambi commerciali e di passaggio di persone e merci che si svolgevano con la Valtellina lungo la Via Mercatorum, la più antica strada della Valle Brembana, ed era sede di un importante mercato. Nonostante la sua importanza come polo commerciale è declinata ormai da secoli, la zona si presta ad essere visitata per la varietà dei riferimenti storici, la ricchezza della documentazione artistica e culturale e la bellezza dell’ambiente.
Oggi vi porto a scoprire il fascino e la storia di questo piccolo borgo in alta Val Brembana e capirete subito come la sua nomina tra i borghi più belli d’Italia sia del tutto giustificata!
STORIA DI CORNELLO DEI TASSO
Cornello dei Tasso era un tempo al centro dei commerci che si svolgevano con la Valtellina: da qui infatti passava l’antica via mercatorum (di recente inserita dal Touring Club tra i percorsi di Lombardia) che attraverso la Val Brembana portava ai Grigioni in Svizzera. Cornello era il primo posto dove era possibile far mercato dopo Bergamo e per questo il borgo fiorì in un brulichio di mercanti e merci. Sul finire del Cinquecento la sua fortuna cominciò a declinare in seguito alla costruzione, nel 1592, della nuova strada Priula, che, pur correndo sul fondovalle lungo la Val Brembana, rimaneva piuttosto discosta dal Cornello. Il borgo che in tal modo rimase piuttosto isolato e andò via via perdendo l’importante funzione di accordo tra la media e l’alta Val Brembana che aveva svolto fino a quel momento.
Ma la fortuna del borgo è legata anche alla famiglia da cui deriva il suo nome. Questa antica famiglia è conosciuta soprattutto per aver dato i natali alla famiglia Tasso da cui discese Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata, ma pochi sanno che proprio qui ebbe origine una delle prime imprese multinazionali europee, quello del servizio postale tra l’impero asburgico e gli altri stati d’Europa. La società si chiamava “Compagnia dei Corrieri della Serenissima” ed erano in 32 soci, la maggior parte provenienti proprio dalla Val Brembana. Le spedizioni avvenivano soprattutto tra Roma, Milano ed Innsbruck. I Tasso avevano ideato un sistema di spedizione a staffetta, inizialmente a piedi, e in seguito perfezionata con l’uso del cavallo e delle diligenze, così che una lettera impiegava solo 24 per arrivare a Milano da Venezia. L’imperatore d’Austria Massimiliano d’Asburgo affidò alla famiglia Tasso l’organizzazione delle poste dell’impero, e questo diede ancora più risalto al borgo di Cornello dei Tasso. I Tasso così iniziarono ad espandersi in Europa, costruendo uffici in molte città, come Madrid, Fussen e Bruxelles. Tutt’ora a Ratisbona si trova il Castello dei Thurm und Taxis, i cui proprietari sono discendenti della famiglia Tasso, che sono anche i principali azionisti della BMW.
COSA VEDERE A CORNELLO DEI TASSO
Nonostante l’isolamento di Cornello intorno al ‘500 ne comportò il declino commerciale, lo stesso isolamento secolare ha favorito la conservazione dell’originario tessuto urbanistico originaria che, salvo alcuni rimaneggiamenti della seconda metà del Novecento, appare ancora oggi nella sua fisionomia medievale.
Questo è caratterizzato dalla sovrapposizione di quattro diversi piani edificativi. Nella parte più bassa, nella frazione di Orbrembo, si trovano le case costruite direttamente sul fiume Brembo che evidenziano l’originaria caratteristica di fortificazione del borgo.
Sul piano superiore corre la via porticata, lunga oltre cento metri, sotto il quale passava la Via Mercatorum e che ancora oggi è rimasta pressochè identica e come era nel 1500. Le regolari arcate in pietra, il soffitto in travi di legno e il pavimento di ciottoli rendono questo porticato l’elemento di maggior pregio di tutto l’abitato. I due archi di accesso al borgo ai margini della via porticata sono sicuramente tra gli elementi più pittoreschi di Cornello. In questa zona si trova l’unico alloggio del paese, il B&B La Tana del Tasso.
Dal porticato si ha accesso verso valle agli gli accessi agli edifici del piano inferiore e verso monte alle botteghe e le scuderie che un tempo rappresentavano il cuore commerciale del paese. Qui si trovano ancora oggi i resti delle fondamenta e dell’arco della più antica dimora della Famiglia Tasso, il Castello di Omodeo Tasso. Tra il 1986 e il 1989 la Provincia di Bergamo attuò un’opera di recupero del sito e, durante i lavori, emerse un’abbondante quantità di frammenti ceramici del Quattrocento e secoli successivi.
Al terzo piano, che correva parallelo al secondo, si trovavano le abitazioni degli abitanti incastonate sia in edifici piuttosto semplici che in palazzi di un certo interesse architettonico. Le strade del secondo e del terzo livello si collegavano con il mulino e il torchio posti nella valletta finale dove oggi rimangono pochi ruderi.
Al quarto piano si trova si trova il museo del Tasso e la chiesa. Il museo è diviso in quattro sale, tre con esposizioni permanente e una per mostre temporanee. Una sala è dedicata all’albero genealogico della famiglia dei Tasso. Nella seconda sala si trovano i documenti relativi al servizio postale del 1700 con alcuni francobolli, tra cui anche il primo francobollo emesso al mondo, il famoso Penny Black, affrancato ad una lettera del 1840. Qui è conservato anche un corno che annunciava l’arrivo del corriere per cambiare il cavallo: il corno è ancora il simbolo delle poste! Infine, l’ultima sala è invece dedicata ai letterati più famosi della famiglia Tasso, Bernardo e Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata. Da gennaio 2015 il Museo dei Tasso e della Storia postale fa parte del Polo Culturale “Mercatorum e Priula / vie di migranti, artisti, dei Tasso e di Arlecchino”, nato da una convenzione firmata dai Comuni di Camerata Cornello, Dossena e San Giovanni Bianco per valorizzare i beni artistici, architettonici, storici, ambientali del territorio e promuoverne gli eventi culturali.
Di fronte al museo, a dominare il paese, si trova la Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano, il cui campanile con finestre a bifore è tra i pochi esempi di stile romanico in Val Brembana. La struttura originaria che risale al XII secolo è stata notevolmente trasformata nel corso dei secoli e rappresenta ancora oggi uno degli elementi di maggior interesse del borgo. Particolarmente degno di nota è il grandioso ciclo di affreschi che ricoprono le pareti interne della cappella nobiliare dei Tasso e che risalgono al XV-XVI sec.: la complessità, la varietà dei temi e il notevole gusto stilistico rendono questo ciclo uno dei più pregevoli tra quanti adornano le chiese della Val Brembana.
Infine, separato dal resto del borgo sorge il palazzo Tasso, che dall’alto del suo sperone di roccia aveva un’evidente funzione di guardia verso la valle. Grazie al recupero delle rovine effettuato dalla Provincia di Bergamo, i resti della struttura sono ancora oggi visibili.
COME ARRIVARE A CORNELLO DEI TASSO
Cornello dei Tasso si trova nel comune di Camerata Cornello, in Val Brembana, a circa 30 chilometri da Bergamo. Per la salvaguardia del borgo fu deciso di non creare una strada carrozzabile fino al nucleo abitato, ma si preferì la realizzazione di un parcheggio collegato attraverso una comoda mulattiera. In questo modo Cornello è accessibile solo a piedi da due sentieri situati nel comune di Camerata Cornello o percorrendo un tratto dell’antica Via Mercatorum che dal piccolo nucleo di Oneta, situato nel comune di San Giovanni Bianco, raggiunge il borgo. Se arrivate in auto seguite le indicazioni per San Pellegrino Terme/San Giovanni Bianco e poi prendete la deviazione per Camerata Cornello. Troverete poi le indicazioni per il parcheggio, oppure seguite le indicazioni per Cornello dei Tasso e raggiungete il parcheggio sulla sinistra del fiume Brembo. In entrambi i casi troverete indicazioni per proseguire sul sentieri che a piedi vi condurrà al borgo.
Ed eccovi questo piccolo gioiellino che è Cornello dei Tasso: è vero che si tratta un paesino veramente piccolo, non ci sono ristoranti e c’è un solo alloggio nella frazione, ma l’atmosfera che questo borgo offre è veramente unica!
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Last Updated on 15/07/2023 by Diario dal Mondo
Proprio la settimana scorsa ho pubblicato un articolo su questo meraviglioso borgo grazie alla mia ospite Lisa che ha voluto descrivermi le particolarità e storicità di Cornello dei Tasso! Quando me l’ha proposto ne sono rimasta così entusiasta che non me lo sono fatto dire due volte e le ho dato la possibilità di partecipare allo Spacial Guest di gennaio.
Ho letto il tuo articolo su Cornello. È proprio un borgo che non lascia indifferenti!
E’ la prima volta che sento parlare di questo borgo. Anche se piccolino, si percepisce dalle foto che è un paesino davvero incantevole!
In Italia abbiamo così tanti borghi degni di essere visitati che è impossibile conoscerli e vederli tutti
Sono un’assidua frequentatrice della Val Brembana ma non sono mai stata in questo Borgo. Segnato! Ci farò un salto appena possibile!
Ma dai? Se sei in zona non fartelo scappare, non ci vuole molto a vederlo tutto ma ne vale la pena
Sono rimasta incantata dalla bellezza di questo borgo, oltretutto poco distante da casa mia. Ci sono moltissime cose della mia regione che ancora non conosco e che meritano una visita. Sicuramente Cornello dei Tasso è uno di questi!
Quello che amo dell’Italia è che basta fare 2 passi per imbattersi in luoghi fantastici e unici!
Ignoravo totalmente l’esistenza di questo borgo che, a giudicare dalle tue foto e dalla tua descrizione, sembra davvero delizioso! E tantomeno sapevo che fosse il luogo d’origine di quei Tasso che, divenuti poi Thurn und Taxis, diventarono un’importantissima famiglia nobile a livello europeo. Tra l’altro sono anche proprietari del castello di Duino nella mia regione (FVG).
Vedi quante cose può insegnare un borgo così piccolino?
Io adoro gli antichi borghi, sono sempre molto affascinanti e in Italia ce ne sono più di quelli che si possa immaginare. Per esempio, questo non lo avevo mai sentito nominare, ma sono sicura che merita una visita!
Hai ragione, impossibile visitarli tutti purtroppo!
Piacevole scoperta da tenere presente durante le escursioni in Val Brembana per avere una panoramica più completa da assaporare in questo suggestivo territorio.
Assolutamente, se sei in zona non fartelo scappare
Non avevo mai sentito nominare questo borgo. Sembra davvero affascinante. Non conoscevo neppure le vicende dei Tasso postini.
A dire la verità la loro storia non la conoscevo neanche io ma è stata una bella scoperta
Adoro i borghi e ne ho visitato tanti.
Questo mi mancava!!!
Da mettere in lista allora!
Non conoscevo assolutamente questo borgo, mi piacerebbe fare un giro nel bergamasco e me lo segno dalle foto e dalla descrizione ha molto fascino!
Vedrai che non ti deluderà!
Ma che particolari le pentole appese al filo, la foto mi ha colpito molto! Non conoscevo questo borgo ma sono di Pavia e per me la Val Brembana non è così lontana! Appena ci si potrà spostare beh, lo andrò a visitare! Mi salvo l’articolo 🙂
Ci sono dettagli veramente interessanti che lo rendono un borgo molto pittoresco!
Non conosco molto questa zona, ma trovo molto bello questo antico borgo medievale. Molto interessante la storia dei Tasso e del loro sistema di scambio postale a staffetta.
Una storia che proprio non conoscevo ma che è molto interessante!
L’Italia è ricca di borghi bellissimi, questo infatti non fa eccezione. Poi è molto vicino a Bergamo, un’ottima idea per una gita fuori porta durante un giro in città!
Esatto, un’ottima scusa per combinare città e montagna
Questo borgo è davvero spettacolare. Il carruggio sembra essere davvero fermo nel tempo, in attesa dei carretti e del bestiame da vendere nel mercato.. mi hai fatto viaggiare con la fantasia catapultandomi nel medioevo.
L’atmosfera che si respira è davvero magica e “vintage”
Sto scoprendo tanti posti belli nella bergamasca, peccato la distanza. La struttura medievale del paese è perfetta, si è mantenuta benissimo.
Quando capiterai in zona avrai tanto da visitare!
Ho vissuto nella Bergamasca per anni e non avevo mai nemmeno sentito parlare di questo borgo! Dalle fotografie (e dalle descrizioni) si percepisce tutto il suo fascino. Da segnarmi per quando (spero presto) tornerò in Lombardia.
È una zona così piena di borghi e paesi che meritano davvero proprio di essere visitati!
Durante il periodo più buio per la Val Brembana (causa covid) mi sono ripromessa di venire a scoprirla non appena possibile. Avevo individuato questo borgo ma il tuo articolo è uno dei più completi letti fino ad oggi. Per una collezionista di francobolli come me (lo so, è strano nel 2020) vedere il Penny Black sarà una grande soddisfazione!
Che bello, allora devi proprio farci un salto! Assicurati solo che il museo sia aperto quando vai!
Non avevo mai sentito parlare dei Cornello del Tasso, anche se i miei genitori capitano spesso in Val Brembana. Mi piacciono moltissimo le immagini che hai mostrato, che mi danno l’idea di un posto un po’ malinconico, proprio come piace a me.
Che curiosa la cosa della società dei corrieri!
Se passano di qui un’altra volta digli di fermarsi per una visita
Un bellissimo suggerimento per la prossima gita! La Val Brembana non è lontana da casa mia eppure la conosco così poco. Trovo bellissimo il fatto che si sia mantenuta la struttura medievale con quei meravigliosi portici bassi e mi ha incuriosito non poco la storia dei Tasso e del loro sistema di consegna della posta, davvero ingegnoso!
È una valle che offre davvero molto in tutte le stagioni dell’anno!