Siete di passaggio a Sydney e cercate un alloggio centrale, comodo ma anche economico? Dopo esserci stata per un training di lavoro in un weekend di inizio primavera, posso senza esitazione raccomandarvi il Sydney Harbour YHA a The Rocks. Questo ostello parte dell’organizzazione internazionale Hostelling International è l’unico ostello presente nell’area storica di The Rocks ed è un alloggio adatto a ospiti di qualsiasi età.
L’hotel
Molti viaggiatori sono reticenti all’idea di alloggiare in un ostello, associandolo – in parte giustamente – a un’idea di gioventù rumorosa, dormitori e bagni in comune, e forse anche a una sporcizia che non è di certo comune a tutta la categoria. Alcuni ostelli in giro per il mondo riflettono certamente questi stereotipi, ma molti altri sono al pari – se non meglio – di molti hotel di bassa categoria. Il Sydney Harbour YHA è sicuramente tra questi.
Il Sydney Harbour YHA è una struttura sostenibile con riscaldamento dell’acqua mediante energia solare, serbatoi d’acqua piovana e un esclusivo design a vista che crea una maggiore luminosità e circolazione dell’aria.
Tra la scelta di camere che l’hotel offre troverete dormitori da 4 o 6 misti, solo femminili o solo maschili, ma anche camere private doppie o camere più grandi per famiglie con 4 o 5 letti. Tutte le camere dell’ostello hanno il bagno privata, aria condizionata, armadietti e biancheria da letto; le stanze matrimoniali offrono tè, caffè e asciugamani, mentre i dormitori vantano un armadietto privato con una doppia presa. Su ogni piano ci sono inoltre bagni e docce in comune, qualora non voleste evitare la fila nel vostro! L’ostello offre anche una sala TV, una cucina in comune completamente attrezzata, e un barbecue in terrazza a disposizione dei clienti.
Due aspetti in particolare rendono questo ostello unico e speciale (e per questo vi consiglio di sceglierlo come alloggio, qualsiasi sia la vostra età). Innanzitutto il fatto che questo ostello sorge sopra un sito archeologico di notevole importanza, risalenti agli arbori della Sydney coloniale. Gli scavi in questa zona cominciarono nel 1994 e portarono alla luce case, una macelleria e un hotel risalenti alla fine del 18esimo secolo. Si tratta del più grande sito archeologico urbano di tutta l’Australia e se volete più informazioni vi consiglio di leggere qui.
Il secondo aspetto che distingue questo ostello è la vista spettacolare che si gode dalla terrazza dell’ostello sull’Opera House, Harbour Bridge e la baia sottostante. Qua troverete un bar, tavolini ed amache su cui rilassarvi; la terrazza è aperta dall’alba (e credetemi, la baia sulla baia vista da lassù è un qualcosa di indimenticabile) fino alle 22.00, in modo da assicurare la quiete e il riposo degli ospiti.
Intorno all’hotel
L’ostello sorge nel cuore di The Rocks, una tappa imperdibile per chiunque visiti Sydney: non sono perchè permette di fare un salto nel passato e rivivere la Sydney dei convicts, ma anche perchè tramite The Rocks potrete raggiungere l’Harbour Bridge e godere di una vista sulla città davvero memorabile! La Sydney Opera House poi è davvero a due passi, così come tutto il resto del Sydney CBD, facilmente raggiungibile a piedi dall’ostello. Il quartiere poi offre un gran numero di negozi di souvernir e artigianato, così come molti ristoranti e pub, tra cui il più antico pub d’Australia! Ogni weekend tra l’altro a The Rocks troverete un mercato dell’artigianato con circa 100 bancarelle, mentre durante la settimana potrete trovare numerose gallerie d’arte e un paio di musei. Insomma, The Rocks è un po’ il cuore e l’anima di Sydney e non si può venire qui e non perdersi tra le sue viette e rovine!
Ed eccovi il Sydney Harbour YHA, un ostello che vale molto di più di quello che il nome e la categoria farebbero pensare. L’ostello è in una posizione assolutamente invidiabile e unica, offre una vista mozzafiato sulla baia e camere pulite e spaziose a prezzi assolutamente ridicoli. Cos’altro potete volere di più?
Sydney Harbour YHA
110 Cumberland Street, The Rocks, Sydney
Tel: +61 2 8272 0900
Last Updated on 13/11/2024 by Diario dal Mondo