Siamo a -47 giorni dal fatidico sì, e l’ansia comincia a farsi sentire. Non tanto per i preparativi, che sto cercando di tenere sotto controllo man mano che passano i giorni, in modo da arrivare al 23 maggio con tutto pronto… Ma più per me stessa.
Il giorno del mio matrimonio è il giorno che ho sempre sognato. Mi vedo con l’abito bianco, i capelli raccolti, il viso truccato. Mi vedo bellissimo. I sogni sono belli perché ci permettono di immaginarci come vorremmo. E io sono molto lontana da come mi vedo nei miei sogni.
Dai 10 anni in poi ho sempre litigato con il mio corpo. Troppo alta rispetto alle mie coetanee. Troppo formosa per la mia età. Troppo goffa rispetto alle altre ballerine. Troppo grassa rispetto alle mie amiche. È una vita che lotto contro il mio corpo, e se ci sono alcuni aspetti di me che mi sono sempre piaciuti, sono molto di più quelli che ho passato anni ed anni ad odiare.
È una vita che sono a dieta, con pochi successi e molte frustrazioni. È una vita che faccio sport e movimento, con pochi effetti sul mio corpo. È una vita che mia madre mi compra pillole, pasticche e creme di ogni genere per aiutarmi a perdere peso e rassodare. È una vita che non funziona niente. È una vita che mi sento dire che dovrei perdere peso, che stavo meglio prima, ecc.
Per fortuna con il passare degli anni sono riuscita ad accettare di non essere come le mie amiche: 160 centimetri per 50 chili di peso. Ho accettato che i geni non sono dalla mia parte, e che mia madre è e sarà sempre più in forma di me, indipendentemente dalla sua età.
Ma questo non vuol dire che io sia contenta del mio aspetto. E con il matrimonio alle porte, non faccio che pensare a quanto bella voglio essere quel giorno. Su determinati aspetti del mio corpo proprio non ho controllo (come la pienezza delle labbra, o la taglia del seno), ma su tanti altri sto lavorando, in modo da arrivare al grande giorno più bella che posso.