Dopo una mattinata di faccende domestiche, oggi pomeriggio io e l’Avvocato ci siamo concessi una pedalata lungo la Bay Run, ovvero una “pista” che corre lungo tutta la Iron Cove, ovvero la terza baia a ovest dell’Harbour Bridge.
La Bay Run è di circa 7 chilometri e offre sia una pista ciclabile che una per pedoni, per tutta la sua lunghezza. In generale è tenuta molto bene, ed è quasi sempre in piano (una rarità qui a Sydney), il che la rende fattibile praticamente per tutti. La pista segue il contorno naturale della baia e non si scosta mai più di 20 metri dall’acqua. Lungo la pista ci sono due piscine, alcuni bar e club di canottaggio, molti parchi giochi molto ben attrezzati e campi di calcio.
Purtroppo non è possibile fare il bagno nelle acque a ovest del ponte, perchè sono contaminate dagli scarichi di alcune industrie che si affacciano nella baia. In particolare, una fabbrica di proprietà della Union Carbide Australia Ltd, dal 1928 al 1986 produceva pesticidi, tra cui gli erbicidi the 2,4,5-T e 2,4-D, gli ingredienti dell’Agente Arancio, usato come defoliante nella guerra del Vietnam. A causa di una cattiva gestione della produzione e degli scarichi derivanti, sia il suolo che le acque sono state altamente contaminate con vari agenti chimici, tra cui le diossine. Dagli anni ’70 le autorità comunali sono attive per cercare di ripulire le acque, ma è ancora vietata la balneazione e la pesca nelle spiaggie a ovest del ponte. Il che è davvero crudele quando si trovano spiaggette meravigliose come queste:
Last Updated on 14/07/2021 by Diario dal Mondo
Sono stato a Sidney nel 2008. Era agosto, quindi inverno, e ricordo tante persone che facevano jogging a tutte le ore lungo la baia. Ho avuto la netta impressione di un popolo sportivo, di persone che amano il movimento, l’attività, e di una città a misura d’uomo. Tu che vivi laggiù da tanti anni potrai confermare o correggere questa mia impressione…
Ho avuto l’impressione di un paese fantastico, gente aperta e tante possibilità (e anche con qualche problema, come quello dell’integrazione con i nativi australiani).
Chissà, avrò visto giusto?
Ciao
Andrea
Ciao Andrea. Hai sicuramente ragione nel dire che sono un popolo di sportivi che amano passare molto tempo all’aperto. E’ una delle cose che mi piacciono di più dell’Australia! Per quanto riguarda la città a misura d’uomo, dipende quello che intendi. Ci sono tantissimi parchi e spazi dove rilassarsi, peccato che Sydney sia stata pensata per le macchine (e neanche tanto bene): i trasporti pubblici fanno pena e il traffico è quasi sempre terribile. Però confermo che qui si vive proprio bene! 🙂
Purtroppo sì. Una fabbrica in particolare scaricava tossine illegalmente nella baia fino al 1986, quando è stata chiusa. Da allora la città ha cercato di ripulire le acque, ma le tossine sono ancora presenti. Prima o poi riusciranno a eliminarle del tutto, ma per ora è ancora impossibile nuotare o mangiare il pesce proveniente da queste acque. Se vuoi altre info, puoi leggere questo articolo: https://theconversation.com/sydney-harbours-toxic-legacy-shows-value-of-green-safety-net-11197
Gli scarichi? 🙁 Che peccato!
Sembra un luogo stupendo…