L’amicizia è da sempre uno dei valori a cui tengo di più. Fin da piccolina ho sempre dato tutta me stessa in una relazione – di amicizia prima e amore dopo – cominciando a soffrire ben presto quando il mio affetto e le mie attenzioni non erano contraccambiate come avrei voluto. Perché è sempre vero: non sempre i rapporti d’affetto sono 50:50, non sempre l’equilibrio è perfetto, c’è sempre chi dà un po’ di più e chi prende un po’ di più. Me è pur sempre vero che l’amicizia, come l’amore, non vive d’aria. Ha bisogno di attenzioni e cura per sopravvivere, come un fiore o una pianta.
Non quei fiori che necessitano attenzione 24 ore al giorno – non esageriamo adesso – ma quelli che devi controllare ogni tanto per assicurarti che stiano bene e che non abbiano bisogno di qualcosa. Quelli che ti fa piacere guardare, annaffiare, potare per far loro capire che ci tieni e che ti prenderai sempre cura di loro.
Tutto questo è ovviamente più facile a dirsi che a farsi. Viviamo tutti vite piene, con mille impegni e troppo poco tempo. Le priorità sono tante e spesso sono altre e le relazioni personali richiedono tempo ed energie che spesso non si hanno e così spesso vengono rilegate in secondo piano. O per lo meno vengono rilegate certe amicizie. La quotidianità da questo punto di vista rende tutto più semplice: più semplice trovare il tempo per un caffè e due chiacchere, più semplice rendersi conto che qualcosa non va, più semplice condividere piccoli e grandi momenti, più semplice chiedere e dare aiuto nel momento del bisogno. Ma quando la quotidianità viene a mancare, magari a causa della distanza che ci separa fisicamente dai nostri affetti?
Mantenere un rapporto in queste situazioni diventa decisamente più difficile. Io ho sempre avuto rapporti di amicizia e amore a distanza e per me la distanza fisica non è mai stato un grosso problema: ho sempre amato scrivere – lettere o email che siano –, amo tenermi in contatto e amo la libertà che una relazione a distanza può regalare. Ma non tutti sono in grado o hanno voglia/tempo/energie per mandare avanti un rapporto a distanza. Nella frenesia della quotidianità, e nei mille impegni che tutti abbiamo, è facile tralasciare e trascurare gli affetti più lontani. Quando non ci si incrocia per caso, quando non si ha la possibilità per un drink dopo il lavoro o una colazione nel weekend, diventa molto più difficile mantenere il rapporto vivo. Certo, la tecnologia aiuta, con i mille e un social e app che esistono oggi, mantenersi in contatto sembrerebbe all’apparenza facilissimo. Ma che tipo di rapporto ci consentono questi social e queste app? Se chiedete a me, spesso sono rapporti superficiali. E quindi ecco che qualche amicizia – o storia d’amore – muore perché vengono meno le attenzioni che la tenevano in vita. Ho avuto un ex che mi ha lasciato di punto in bianco, e senza che ci fossero altri problemi tra di noi, perché tutto ad un tratto la distanza tra noi (150 km) era diventata un peso troppo fastidioso da sopportare. E ho avuto anche amiche che giorno dopo giorno si sono fatte meno presenti nella mia vita, perché lo sforzo di mantenersi al corrente di quello che mi succedeva e la voglia di informarmi sulla loro era diventata una noia invece che un piacere.
Non recrimino niente a nessuno. A distanza di anni Alla fine ho perdonato l’ex che mi ha lasciato e non porto rancore alle amiche che ho perso di vista. Nella vita niente dura per sempre: non una pianta, non un fiore, non una vita e tanto meno un rapporto. Quando una relazione diventa un peso e un obbligo, invece che una fonte di gioia, allora forse è meglio che quella relazione finisca. Anche le amicizie muoiono, su questo non c’è dubbio. Ma non mentiamoci almeno quelle vere ragioni per cui è morta.
Ps: detto questo, ho la grande, grandissima fortuna di poter contare su amiche ed amici in Italia e sparsi in tutto il mondo che, per quanto magari non fanno più parte della mia quotidianità, sono sicuramente pilastri della mia vita.
Last Updated on 15/07/2021 by Diario dal Mondo
Forse è proprio la liberta che un’amicizia a distanza ti regala a renderla così speciale, ma solo se condivisa da entrambe le parti. Lavorando nel turismo, ho passato gli ultimi vent’anni in giro per l’Italia e per l’Europa. Ho visto amicizie nascere e morire nello stesso Paese e altre rifiorire a distanza di anni e di migliaia di chilometri. Il problema più grande che ho riscontrato nel vivere un’amicizia a distanza è il comprendere che una persona negli anni evolve e non rimane la stessa che si ha frequentato inizialmente.
Sono proprio d’accordo con te. Purtroppo (o per fortuna), a 30, 40, 50 non siamo le stess che eravamo a 15 anni, perciò è normale che i rapporti non possano essere gli stessi
Molto bella questa riflessione sull’amicizia, arriva giusta per me che in questo periodo penso tanto alle amiche vecchie e nuove e mi domando se non sia il caso di lasciar andare qualcuna di loro….
È sempre una decisione difficile da prendere e la paura che sia quella sbagliata è tanta.
Sono molto d’accordo su tanti aspetti.
Che l’amicizia come un fiore ha bisogno di attenzioni e cure (anche non 24h su 24), e che in questo ci sia reciprocità. Tante volte i rapporti vanno a senso unico e per questo non credo siano sani, e possono portare a delusioni.
Che le amicizie sui social il più delle volte sono superficiali: ci si illude che siano qualcosa di più perchè si scoprono subito le affinità, ma io credo che se non ci sono radici profonde, cosi’velocemente come sono nate, possono finire.
Che nella vita, se non niente, poche cose durano per sempre, e soprattutto che se le cose devono diventare un peso o non farci sentire bene, meglio troncarle!
Sempre di più il mio motto è pochi ma buoni!
Verissimo, avere poche amicizie su cui poter contare sempre è molto meglio che averne tante che poi non ci sono nel momento del bisogno!
il dibattito sull’amicizia ha un inizio ma non ha una fine né una conclusione.
Hai ragione quando parli delle relazioni sui social.
Condivido che a volte relazioni di amicizia cadono perché é pesante mantenerle con le distanze o diventa noioso aggiornarsi su come va. Penso che sia normale. L’importante é essere disponibili e corretti.
Ma sarebbe bello pubblicare altri e altri post sul tema dell’amicizia, anche per aiutare ognuno di noi a riflettere un attimo sul proprio modo di condurre le relazioni. grazie ciao
Grazie a te. Sicuramente ho bellissime storie di amicizie che durano da una vita o amicizie più recenti ma non per questo meno forti. Sono molto fortunata dopotutto!
Vero! Non bisogna mai dare nulla per scontato ma coltivare sempre un nostro giardino interiore come quello dove ci incontriamo con gli altri, anche se nulla é fisicamente eterno.
Che bella analogia, mi piace!
Sai che nella mia esperienza ho notato anche un altro aspetto cruciale? L’attitudine ad organizzarsi.
Amiche che prima erano solo conoscenti con cui scambiare qualche parola o un caffè ogni tanto sono diventate vere e proprie amiche perché negli anni hanno sempre dimostrato quella disponibilità ad organizzarsi quando c’ero.
Amiche che erano molto presenti nella mia vita di prima, ma molto pigre in generale, sono diventate rapporti molto più difficili da mantenere.
Spesso è già difficile vivere un’amicizia nella quotidianità, figuriamoci con la distanza! Però alla fine, è vero, dipende dalle persone e dal rapporto che si aveva prima e durante la distanza! Anche io come te ho amicizie lontane che sono pilastri portanti della mia vita!
Alla fine, crescendo si va a scremare e rimane chi con noi condivide affinità intellettive ed emotive e non la semplice vicinanza fisica e la quotidianità!
Guardando il lato positivo almeno abbiamo la certezza che le amicizie che rimangono saranno davvero per sempre!
Io ho perso quasi del tutto i contatti con la mia compagnia storica di Palermo, sembra banale, ma non è stata tanto la distanza, ma il fatto che le vite hanno proprio preso strade diverse e ad un certo punto ci siamo trovati divisi a metà: chi magari si era trasferito fuori (poco importa se in Italia o all’estero), iniziando a confrontarsi con la vita “da grandi” (lavoro, affitto o mutuo da pagare, casa, lavoro) e chi invece è rimasto lì, vive ancora con i genitori, non ha le preoccupazioni della vita da grandi (ed è tuttora così) e quindi le cose di cui parlare sono diventate sempre meno. Banalmente di quel pezzo di vita è stato più facile conservare chi si è trasferito fuori, anche lontano da dove vivo io che non con chi è rimasto a Palermo dove comunque torno spesso e volentieri per periodi più o meno lunghi.
E’ proprio vero, spesso non serve andare lontano per perdere di vista degli amici. Forse sarebbe successo anche se avessi continuato a vivere a Milano, forse la vita si sarebbe comunque messa in mezzo. Sicuramente crescendo aumentano gli impegni, le responsabilità e le priorità diventano altre. A me spiace però davvero tanto quando penso a una certa amica che per me è stata molto importante e mi rendo conto che di quella persona ormai non so più niente…
Partendo ho potuto constatare come le poche amicizie forti e vere non temono il passare del tempo ed i km che dividono. Non si riesce più a condividere il 100% delle rispettive vite, ma c’è sempre il desiderio di inviarsi un messaggio veloce ad inizio giornata, una telefonata o anche solo un cuoricino ogni tanto per far sapere che ci si pensa. Per quanto riguarda tutti gli altri, col tempo i messaggi si diradano e semplicemente non ci si cerca più, ma è evidente che neanche restando quei rapporti sarebbero maturati. Mi piace pensare che si possano sempre trovare nuovi amici che non vadano a sostituire quelli persi per strada, ma rendano la delusione più semplice da sopportare.
Su questo sono ovviamente d’accordo. Certe mie amicizie storiche sono rimaste ben salde, nonostante la distanza, nuovi bebe’ o quant’altro la vita ci ha tirato tra i piedi. Sono queste le Amicizie che valgono questo nome. Quelle che col tempo sono andate a morire forse erano solo amicizie di circostanza, nate in un momento propizio ma poi decedute sotto il peso della quotidianita’ piu’ che della distanza
Hai assolutamente ragione: anche io do sempre il 200% nelle relazioni e ho sempre sofferto quando vedevo che non era uno scambio equilibrato. Col tempo ho imparato a fare se mi sento di farlo senza aspettarmi nulla in cambio. E gioire nel caso avvenga.
Da quando vivo all’estero tantissime amicizie si sono perse, naturalmente, proprio come hai raccontato. Ma son convinta che siano rimaste quelle che dovevano farlo.. Con alcune persone, anzi si sono addirittura rafforzati
La penso proprio come te, anche se devo ammettere che mi rattrista aver perso delle amicizie che per me erano importanti per strada. Ovvio che se non sono durate vuol dire che non erano molto profonde, ma fa comunque male perdere amici per strada!
Giusto qualche giorno fa ho lasciato un commento simile sul blog di Memorie di una Vagina.
Io a volte penso di dare troppo, altre volte molto meno. Dipende dai periodi. Ed è vero quello che dici, le relazioni a distanza offrono una bella libertà, ma credo che non tutti siano in grado di apprezzarlo. Forse noi che viviamo da tempo lontano dai nostri affetti siamo diventate brave in questo, gioiamo dei piccoli momenti estemporanei invece che sentirci soddisfatte solo quando esiste il rapporto vis-a-vis quasi quotidiano.
In ogni caso, hai perfettamente ragione, anche le amicizie muoiono, si spengono lentamente o cambiano nel tempo, non ci resta che accettarlo 🙂
Forse vivendo all’estero ci affidiamo di più alle amicizie rispetto a chi magari ha anche la famiglia vicina e sa di avere una rete di supporto maggiore. Non so. Forse sbaglio in qualcosa anche io, su questo non ci piove, e sicuro non tutti sono fatti per i rapporti a distanza… cmq sia mi rattrista sempre constatare che persone che consideravo importanti ora non fanno più parte della mia vita
Grazie per questa riflessione.
Una delle mie amiche più care si trova a 100 km di distanza: pochissimi contatti, ma la certezza di esserci.
Capita invece di rendersi conto che chi credevi amica, alla fine non tiene al rapporto tanto quanto te…che amara delusione, soprattutto se si abita vicino!
Non sono expat, ma mi piace leggere qua e là delle vostre avventure 😊; quando parlate di rapporti, in parte mi ritrovo nelle dinamiche che descrivete e questo mi fa riflettere: forse davvero non è la distanza a logorare le relazioni, ma altri motivi.
In un’epoca come la nostra poi, in cui siamo sempre connessi, la “scusa” di non riuscire a mettersi in contatto è proprio…una scusa!
Sicuramente questa situazione non è tipica solamente di chi vive all’estero. Anzi, penso che per noi sia più una “scusa facile” per lasciare che un rapporto si deteriori. Pazienza, ci facciamo il callo e passiamo oltre, ma con una vena di tristezza che, almeno personalmente, faccio fatica a scrollarmi di dosso
Anch’io amo la liberta’ che una relazione a distanza ti regala. E con il tempo ho imparato a riconoscere gli Amici veri, quelli che non si lasciano intimidire dalle distanze.
Assolutamente, la distanza ti permette in questo senso di fare una bella scrematura