Dopo il mio post sulle cose a cui mi sono abituata e che mi fanno sentire un po’ australiana, e sulla scia di vari altri blogger expat sparsi per il mondo, voglio scrivere oggi di cosa proprio non mi va giù di questa vita australiana.
In cima alla lista di cose a cui non mi abituerò mai, c’è sicuramente il costo della vita: l’Australia in generale, e Sydney in particolare, sono sempre in cima alle classifiche delle nazioni/città più care al mondo, e devo dire che questo si sente molto nella quotidianità. Per farvi un esempio: un caffè lo pagate dai 3$ in su, un biglietto al cinema sui 20$, un biglietto per il treno o autobus costa almeno 3.60$, una cena fuori da poco intorno ai 25$ a testa, mentre se volete una cena decente dovete spendere sui 50$ a testa.
La seconda cosa che mi rende la vita difficile qui è la distanza. E non parlo solo della distanza dall’Italia, che ovviamente fa sì che non possa tornare in Italia o vedere amici e familiari molto spesso. Ma parlo delle distanze in Australia e nella regione. Vuoi andare a farti il weekend da qualche parte? Puoi scegliere se farti ore e ore di macchina per andare nella prossima cittadina fuori Sydney, farti dalle 2 alle 5 ore in aereo per raggiungere un’altra città australiana, oppure farti almeno 8 ore d’aereo per una destinazione all’estero (che non sia la Nuova Zelanda). Addio weekend low cost in giro per l’Europa!
La terza cosa a cui non penso di abituarmi tanto presto è l’assenza di beni (per me) primari decenti a prezzi decenti. Parlo soprattutto di formaggi e salumi, che in Italia troviamo in ogni negozio, a prezzi stracciati e di buona qualità. Qui al supermercato non si trovano prodotti buoni e i prezzi sono comunque alti. Se si vuole un formaggio particolare o dei buoni affettati, bisogna andare in negozi specializzati (che li importano dall’Italia o dalla Francia) e pagarli a peso d’oro. Non per niente ogni volta che torno in Italia vivo praticamente di formaggi e salumi… devo fare il pieno per l’anno successivo!
Un aspetto della vita di Sydney che proprio non sopporto, e di cui ho parlato nel mio post precedente, è la priorità che viene data alle macchine e taxi, rispetto ai mezzi di trasporto pubblici, che sono, nella maggior parte dei casi, semplicemente inefficienti e inaffidabili. Non posso parlare per le città in cui non sono stata o che ho visitato velocemente, ma per quanto riguarda Adelaide e Sydney, chi usa (per scelta o per necessità) di usare i mezzi pubblici è davvero considerato un cittadino di serie B. Purtroppo anche guidare ha i suoi contro, soprattutto in una città come Sydney dove il traffico è sempre assurdo, non ci sono parcheggi e le strade non hanno quasi mai un senso logico!
Un’altra caratteristica degli australiani che mi ha colpito fin da subito e a cui non mi abituerò mai, è quanto bevono! Si dice tanto dei tedeschi, ma davvero i crucchi non sono niente in confronto agli australiani. Già quando ero qui in scambio all’università ero rimasta scioccata dalla quantità di alcool che ingeriscono i ragazzi qui, soprattutto prima di uscire. Già, avete capito bene: qui la gente si ubriaca a casa, prima di andare in un bar, pub o club. Il motivo? Il costo alto degli alcolici (e di qualsiasi altra cosa!), in particolare dei cocktail, che costano almeno 15$ l’uno. Essendo più conveniente comprare da bere in un negozio di alcolici che fuori, qui è prassi comune cominciare la serata a casa e uscire quando si è già belli alticci. Risultato? Risse, gente che vomita, sviene o altre cose del genere, in mezzo alla strada, nei locali, sui mezzi pubblici, ecc. Uno spettacolo davvero pietoso!
Una cosa che mi dà parecchio fastidio, e che qui succede spessissimo, è quando italiani di seconda o terza generazione si presentano come italiani. Insomma, gente che è nata e cresciuta in Australia, che non è quasi mai stata in Italia, se non per una breve vacanza, si proclama italiano. Per l’amor del cielo, una persona può sentirsi italiano anche senza esser nato in Italia, ma qui è un dato di fatto che se hai discendenti italiani, sei automaticamente italiano. Anche se non parli la lingua. Anche se non hai la minima conoscenza della storia, attualità o cultura italiana. Anche se tutti i tuoi parenti vivono in Australia. Mah, è una cosa che proprio non capisco.
Per il momento non mi viene in mente nient altro, ma terrò aggiornata questa lista!
Last Updated on 14/07/2021 by Diario dal Mondo
Vivere senza formaggi vorra’ dire morire lentamente! 🙂
Invece guidare a SX come e’? 🙂
Esatto! Guarda, la guida a sinistra proprio non è un problema, ti abitui parecchio in fretta. Sono ancora un pò in ansia quando guida, perchè ho paura di stare troppo a destra, ma c’è anche da dire che io guido magari due ore al mese quando noleggiamo la macchina per fare la spesa grossa. La mia paura più grande è invece quando dovrò guidare in Italia!
Devo dire che Melbourne non se la cava male con i mezzi pubblici, ma la mentalita’ della macchina rimane comunque predominante e (cosa che continua a stupirmi) la maggioranza degli abitanti preferisce rimanere bloccata nel traffico folle dell’ora di punta piuttosto che prendere il treno o il tram.
Devo dire che gli inglesi battono ancora gli australiani in termini di consumo alcolici… a Londra una birra costa la meta’, per cui puoi cominciare a bere a casa e continuare quando esci!
La cosa che personalmente trovo piu’ irritante degli australiani e’ la mentalita’ razzista e omofoba che si riscontra in moltissime persone, anche se giovani e colte. Molte cose che si sentono dire qui sarebbero considerate estremamente offensive nel Regno Unito o anche solo in Nuova Zelanda. Cioe’, pensavo la gente che vota Liberal fosse una minoranza provinciale ( tipo versione australe dei militanti della Lega Nord 😀 )… poi hanno eletto Abbott.
Ma sai che tanti stranieri mi parlano del razzismo qui in Australia, ma io devo dire di non averlo mai sperimentato. Forse perchè il mio fidanzato è australiano e mi sono fin da subito rifiutata di uscire solamente (o soprattutto) con altri stranieri, penso che in molti non mi considerino neanche più “straniera”. Non so, fatto sta che io sono sempre stata accolta e accettata benissimo, e per fortuna non ho mai vissuto questo razzismo di cui tanti parlano. Tu sei stata vittima di qualche episodio spiacevole?
Non io personalmente, visto che ormai non sembro neanche più italiana (mamma dixit 😉 ) ma molti miei colleghi e amici studenti si, specialmente quelli che provengono dal sud est asiatico. Per fortuna sono episodi isolati!
Sono stata nel west Australia a Natale e mi ritrovo con molti dei tuoi punti. L’unica differenza è forse per i mezzi di trasporto pubblici. A Perth li ho usati diverse volte e mi sono sembrati super efficienti! Ma credo che Perth sia una città enormemente più tranquilla che Sidney!
Anche io sono stata a Perth l’anno scorso, anche se solo per qualche giorno, ed ero rimasta piacevolmente colpita dal fatto che i mezzi in città sono gratis! Che ottima cosa se fosse così anche a Sydney! Purtroppo penso ci siano troppi turisti e perderebbero troppi soldi con un’iniziativa del genere!
“Big like” per difendere i tedeschi 🙂
Wow, piuttosto cara Sydney! Vancouver è in cima alle città più care del NA, ma sinceramente non mi sembra così esagerata come prezzi…
Per gli altri punti, concordo con te perché li ritrovo anche qui in Canada: tutto lontano e distante, e per organizzare un viaggio in Italia bisogna decidere mesi prima.
I mezzi pubblici invece qui funzionano bene (sicuramente molto meglio che a Roma!).