Le Whitsunday Islands sono – o dovrebbero essere – in cima alla bucket list australiana di locali e turisti di passaggio in Australia. Purtroppo mi ci sono voluti 7 anni prima di poterle visitare, ma vi dirò che è valsa la pena attendere tutto questo tempo per poterle visitare come si deve! Perché le Whitsundays non possono essere una destinazione da mordi e fuggi, le Whitsundays andrebbero esplorate con calma per ammirarne tutta la lor stupenda bellezza. Ed ecco che in questo post vi voglio raccontare la mia esperienza in barca a vela intorno alle Whitsundays.
L’arcipelago delle Whitsundays include 74 isole tra la costa nord del Queensland e la Great Barrier Reef. Quello per cui le Whitsundays sono più rinomate è sicuramente Whitehaven Beach e il suo spettacolare Hill Inlet, e l’ancora più incredibile Heart Reef, ma l’intero arcipelago è un incredibile insieme di spiagge, calette e baie dove poter fare snorkeling o immersioni. Se avete fretta, da Airlie Beach potete sorvolare le isole in elicottero oppure fare brevi gita in giornata, ma il modo per apprezzarle veramente è nell’arco di più giorni, magari facendo una mini crociera in barca a vela – come abbiamo fatto noi.
Le opzioni sono davvero innumerevoli: party boats, family boats, barche piccole e barche grandi, crociere da una notte o da due. Noi abbiamo scelto di navigare con ISail Whitsundays, e in particolare abbiamo scelto la crociera On Ice. Abbiamo scelto questa compagnia perché è a gestione familiare, garantisce piccoli numeri (al max 10 ospiti a bordo + 2 di equipaggio) e si impegna fortemente per avere il minimo impatto sull’ambiente.
La maggior parte delle crociere per le Whitsundays partono da Airlie Beach, raggiungibile comodamente dall’aeroporto di Proserpine tramite il Whitsunday Transit. Il trasporto costa $20 e potete prenotarlo online oppure pagare al momento (anche con un volo pieno, hanno sempre posto dato che usato i pullman grandi).
La nostra crociera comprende 2 notti in barca, tutti i pasti (inclusi snacks alla mattina a pomeriggio), soft drinks (mentre gli alcolici potevano essere tranquillamente acquistati a terra e portati a bordo), e tutto l’equipaggiamento per fare snorkelling, canoa e stand up paddle – mute comprese.
La crociera parte alle 4 di pomeriggio, il che ci rega ancora qualche ora di luce (era fine aprile) e la possibilità di goderci un aperitivo nella luce del tramonto in mare aperto, prima di ancorare per la notte a South Stonehaven Bay. Esiste un modo migliore per iniziare questa splendida avventura?
Cenare sotto le stelle, bere un bicchiere di vino ammirando le costellazioni che si riflettono sulla superficie dell’oceano e scorgere i delfini (mamma e cucciolo) che cacciano le prede alla luce delle torce è un qualcosa che difficilmente si riesce a spiegare a parole. Ma è esattamente per questo motivo che abbiamo scelto di fare una crociera con un piccolo numero, per poter godere di questi momenti magici, veramente a contatto con la natura tutto intorno.
Passare la notte in barca non è proprio il massimo del comfort. Nonostante il catamarano di lusso, le notti possono essere afose nelle cabine della nave, soprattutto se piove e devi tenere gli oblò chiusi. Lo spazio è proprio minimo, anche in una cabina doppia col bagno in camera. Un consiglio: portatevi dietro davvero il minimo per i tre giorni in barca, perché non avrete nessun armadio o cassetto dove riporre le vostre cose. E, se viaggiate al risparmio e decidete di condividere la camera con persone che non conoscete, tenete bene presente che dormirete praticamente uno sull’altro, quindi pensateci bene!
Ma passata la notte, e dopo una buona colazione mentre sorge il sole, ecco che comincia il divertimento con la prima sessione di snorkelling, nel nostro caso a Cockatoo Point, seguita da altre escursioni a Manta Ray Bay e Nara Inlet. Io e l’Avvocato abbiamo fatto snorkelling molte volte, sia in Australia che all’estero, ed è una cosa che amiamo molto. Siamo entrambi buoni nuotatori e siamo riusciti a stare in acqua per anche un’ora e mezz prima che il freddo ci costringesse a uscire. Ma con noi c’erano anche nuotatori molto poco esperti e persone che non avevano mai fatto snorkelling. Nessun problema neanche per loro, perché tutte le location scelte da ISail per fare snorkelling erano sicure e protette, e lo staff era sempre a disposizione in caso di bisogno per riportarci alla nave.
La fauna marina in questo angolo di Australia è veramente qualcosa di eccezionale. Dai pesci pagliaccio alle stelle marine, dalle tartarughe di mare ai delfini, da enormi pesce napoleoni a coloratissimi pesci pappagallo. Fare snorkelling alle Whitsundays è veramente qualcosa di meraviglioso, anche se la realtà dello sbiancamento dei coralli è purtroppo molto evidente e il riscaldamento globale non è solo un mito, ve lo assicuro.
Il meglio di qualsiasi crociera alle Whitsundays arriva però nel momento in cui si visita Whitehaven Beach & Hill Inlet. Da sempre in cima alla classifica delle più belle spiagge d’Australia e del mondo, deve il suo spettacolare color bianco all’altissima percentuale di silica (99%) che la rende tra le spiagge più pure al mondo. La laguna poco profonda intorno a Whitehaven Beach è il santuario dove i cuccioli di squalo e razze nascono e crescono, e potrete vederne moltissimi grazie all’incredibile limpidezza dell’acqua. Da qui potete proseguire verso Tongue Point, sulla cima della collinam, da dove ammirare il panorama mozzafiato dell’Hill Inlet, dove le correnti creano pazzesche sfumature tra sabbia e acqua.
Hill Inlet
Un’ultima cena in barca, un ultimo tramonto sul mare, un’ultima notte cullati dalle onde ed è tristemente tempo delle ultime escursioni di questa mini-crociera. Un’ultima uscita di snorkelling alla ricerca di Nemo e dei suoi amici e, soprattutto, la prima volta per me a fare stand-up paddling lungo la bellissima Refuge Bay. È ora di pranzo, di tirare su le vele e ritornare verso Airlie Beach da dove proseguiremo per il resto della nostra bellissima vacanza nel Queensland del Nord.
Neanche a dirlo, questa crociera resterà per sempre impressa nei miei ricordi. Navigare a vela al tramonto, cenare sotto le stelle, gustarsi il caffè del mattino osservando le tartarughe che nuotano intorno alla barca, incontrare nuove persone e scoprire il mondo sottomarino della barriera corallina sono davvero esperienze che andrebbero fatte almeno una volta nella vita. E vi posso assicurare che le Whitsundays sono uno dei posti migliori al mondo dove farlo!
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Last Updated on 23/02/2022 by Diario dal Mondo
una vacanzina in barca a vela mi piacerebbe molto, purtroppo mio marito soffre tantiiiiiiiiissimo di mal di mare, e quindi per ora la rimando ad altra occasione 😀 Bellissime pero’ queste isole. e la spiaggia (con i baby squali???) e` davvero un paradiso!
Devo ammettere che quando la barca era ancorata di notte ho sofferto un pochino di mal di mare, ma durante il giorno non ho sentito niente
Forse una delle attrazioni più desiderate dai viaggiatori che si recano in Australia, e lo confesso anche da me! vorrei tanto andare alle Whitsunday Islands ma fino ad ora sono sempre stata scoraggiata dai prezzi .
Chissà un giorno magari …
Io l’ho trovata una destinazione per tutte le tasche e ci sono moltissimi backpackers che le visitano. Ci sono infatti tour per tutti i budget ma ovviamente un minimo bisogna spendere per fare il tour. Ne vale però assolutamente la pena!
E vabbe’, ho dato un urlo soltanto vedendo la preview! 😀
Sono stata in Australia solo 3 settimane per il mio viaggio di nozze, le Whitsundays le ho dovute saltare per forza di cose (come appunto hai detto tu, hai aspettato 7 anni per visitarle, come avrei potuto io in cosi’ poco tempo?). Abbiamo fatto snorkelling ad Angicourt Reef pero’, partendo da Port Douglas, ne porto un ricordo bellissimo!
Ma immagino che non sia niente in confronto a Whitehaven Beach… sogno di tornare un giorno in Australia, Claudia, e’ una terra magnifica!
Grazie mille Flavia. E’ bello leggere nelle tue parole l’amore per questo bellissimo paese che inevitabilmente lascia il segno in coloro che passano di qui. In questo mio recente viaggio in Queensland sono stata anche alla Barriera Corallina e devo dire che per lo snorkelling quest’ultima davvero non ha rivali…