Tra me e Sydney è stato amore a prima vita: fin dalla prima volta che ho messo piede in città e ho ammirato i suoi splendidi colori, ho lasciato qui il mio cuore. Per fortuna il destino ha voluto che riuscissi a chiamare casa proprio Sydney. Cosa mi piace così tanto di questa città? Volete scoprire cosa assolutamente non perdervi a Sydney in 24 ore? Venite con me e vi porterò a scoprire il meglio del centro di Sydney.
Cominciamo da Circular Quay, il cuore della città, da cui si può raggiungere praticamente ogni punto della città e dintorni! La cosa più importante è che proprio a Circular Quay troverete le due principali attrazioni della città: l’Opera House e l’Harbour Bridge! Sulla destra ecco l’Opera House, icona indiscussa di Sydney e dell’Australia, raggiungibile in due passi a piedi. Chi non riconoscerebbe al volo questa splendida opera d’arte progettata da Jørn Utzon, con le sue vele bianche (che in realtà non sono state pensate come vele, ma come spicchi di una sfera) che scintillano al sole? È semplicemente magnifica, da qualsiasi punto ed in qualsiasi condizione. Certo, il meglio di sé lo da quando si scaglia bianca e lucente sul cielo blu e terso!
E appena dietro l’Opera House ecco l’entrata per i bellissimi Royal Botanic Gardens. Quest’oasi di 30 ettari arriva fino a Mrs Macquarie’s Chair, uno dei punti più panoramici della città, con l’Opera House in primo piano e l’Harbour Bridge sullo sfondo. Aperti nel 1816, i giardini sono davvero grandi e ben tenuti: non troverete una panchina rovinata o un albero sfregiato. È davvero un’oasi di pace dove potersi riposare, leggere un buon libro, fare esercizio, o semplicemente dove ammirare l’unicità della natura australiana. All’interno del parco infatti potrete trovare giardini di rose e cactus, un palmeto, una serra tropicale, oltre al conservatorio e alla residenza del governatore (visitabile insieme al suo giardino in alcuni giorni della settimana).
Se siete amanti dell’arte, da Mrs Macquarie’s Chair proseguite verso l’Art Gallery of NSW, una delle istituzioni culturali australiane di maggiore rilievo, con collezioni d’arte aborigina, australiana, ed asiatica di spicco. Dopo la visita, oppure uscendo dai giardini su Macquarie Street, dirigetevi verso sud lungo questa arteria principale. Sulla vostra sinistra passerete alcuni degli edifici storici più importanti della città: la biblioteca del NSW, il parlamento del NSW, il vecchio ospedale della città, la zecca, , Hyde Park Barracks, e infine la Cattedrale di St Mary. Tutti meriterebbero una visita, se avete tempo e l’interesse, così come merita l’Australian Museum che si trova proprio di fronte alla Cattedrale.
Siete ora arrivati allo splendido Hyde Park, polmone verde nel cuore del CBD. Attraversatelo tutto fino all’ANZAC Memorial, uno splendido monumento e museo che racconta il coinvolgimento delle truppe australiane e neo zelandesi nei vari conflitti internazionali.
Vi trovate ora a due passi da un’altra zona che amo profondamente di Sydney: Darling Harbour. Impossibile non visitarlo da turista e impossibile non apprezzarlo da residente. A due passi da Chinatown, un must per gli amanti della cucina asiatica, Darling Harbour è uno dei centri pulsanti della città, nonché una delle più frequentate mete turistiche. Dal Casinò all’Hard Rock Cafè, dal museo delle cere all’acquario, passando per un’infinità di ristoranti, bar e locali: qui trovate davvero di tutto. Senza contare che per 4 mesi all’anno ogni sabato alle 9 di sera il quartiere regala fuochi d’artificio, sparati dal mezzo della baia. Uno spettacolo gratuito davvero bello, assolutamente da non perdere per chi è in zona. E poi è proprio qui che nel corso dell’anno si tengono festival e manifestazioni: così tanti e così vari che è davvero impossibile partecipare a tutti!
Tornando verso Circular Quay, vale la pena visitare The Rocks. Originariamente degradato covo di carcerati, marinai e prostitute, The Rocks è il quartiere più antico e caratteristico di Sydney. Quando Capitan Phillip buttò l’ancora nel porto di Sydney nel 1788 e decise che qui sarebbe sorta la nuova colonia inglese, The Rocks non era che un’area proprio di rocce come ci suggerisce il nome. Un intero promontorio di rocce arenarie su cui gli ufficiali inglesi spedirono i prigionieri di Sua Maestà affinché si costruissero degli alloggi. Oggi è un borgo turistico, costituito da strette viette acciottolate, edifici coloniali, negozi di souvenir e tanti ristoranti e pub.
E proprio qui si trovano gli scalini per accedere all’eroe della baia e il mio preferito in assoluto: l’Harbour Bridge. Chiamato amichevolmente l’appendiabiti per la sua forma, è impossibile ignorarlo e non apprezzarlo: dal 1932 domina la baia di Sydney, con i suoi 134 metri di altezza e più di un chilometro di lunghezza. Per ammirare tutta la sua maestosità e la bellezza della vista della baia , vi consiglio di attraversare il ponte a piedi. Adoro questo ponte così imponente e aggraziato allo stesso tempo, adoro quando sbuca all’improvviso tra i palazzi, adoro scorgerlo quando non me lo aspetto.
E lo adoro ancora di più da quando ho avuto modo di scalarlo un paio di anni fa grazie a Bridge Climb Sydney: un’esperienza all’alba assolutamente unica, che mi ha dato modo di apprezzare il ponte e la città ancora di più! Se ne avete l’occasione (e i soldi), vi consiglio vivamente di fare quest’esperienza, all’alba o al tramonto se possibile: non ve ne pentirete!
Ed ecco il meglio della mia Sydney in 24 ore, che però offre molto molto di più di questo! Se fate i bravi la prossima volta vi porto a spasso con me tra le spiagge migliori della città!
Last Updated on 22/03/2022 by Diario dal Mondo
Come sai, ho imparato a conoscere questa meravigliosa città proprio grazie ai tuoi articoli e fotografie. Tanto che un po’ mi sembra di esserci stata!
Sempre un piacere portarti in viaggio con me 😗
Che meraviglia, mi hai fatto rivivere il mio viaggio di nozze grazie! Tutta l’Australia è meravigliosa io ne conservo un caro ricordo…
Che bello! Che giro avevi fatto
non ci sono mai stata, sebbene abbia una zia e delle cugine australiane proprio a Sydney
E allora devi proprio farci un salto prima o poi!
ho parenti in varie parti del mondo perché mia madre era esule istriano… per ora sono stata da zio e cugini canadesi mentre quegli australiani amano l’Italia e vengono loro, ma sì, prima o poi dovrei andarci 🙂