C’è un motivo per cui Milano accoglieva quasi 11 milioni di turisti ogni anno prima della pandemia. In effetti, ce ne sono diversi. Milano è una favolosa città gastronomica con tantissimi fantastici ristoranti italiani e internazionali, attira gli amanti della moda che amano fare acquisti nelle boutique in vacanza. E alcune delle cose migliori da fare a Milano sono passeggiare per la città e immergersi nella sua bellezza seguendo un itinerario classico o uno un po’ più insolito. Ma se vuoi sapere cosa fare a Milano in un viaggio irripetibile, ci sono alcune attrazioni che devi includere nella tua lista dei desideri. Ecco le mie 10 cose da vedere a Milano almeno una volta nella vita.
1. IL CENACOLO VINCIANO
Commissionato da Ludovico il Moro, qualche anno prima del 1500, questo capolavoro di Leonardo da Vinci si trova nel refettorio del monastero accanto al santuario di Santa Maria delle Grazie, e vederla è una delle cose da fare a Milano. Questa è l’Ultima Cena di Gesù uno dei famosi capolavori di Leonardo e del Rinascimento italiano. Nonostante ciò, l’opera è stata per secoli in cattivo stato di conservazione, a causa della singolare tecnica sperimentale utilizzata da Leonardo, incompatibile con l’umidità dell’ambiente. Proprio per questo è stata oggetto di uno dei restauri più lunghi della storia, durati dal 1978 al 1999 con le tecniche più avanzate del settore. Nonostante questo e ancora oggi l’opera è a rischio, e per evitare che il dipinto possa ancora essere danneggiato, è conservato in particolari condizioni ambientali, determinate dal trattamento dell’aria, ed è visitabile soltanto da gruppi di massimo 35 visitatori per volta, ogni 15 minuti. Non puoi fare a meno di ammirarlo dal vivo almeno una volta nella vita.
La visita avviene solo su prenotazione e i biglietti sono messi in vendita con cadenza trimestrale; i biglietti sono nominativi e hanno un costo di € 15,00 per adulto e € 2,00 per i giovani dai 18 ai 25 anni. Qui trovi tutte le info per la visita, mentre qui puoi acquistare i biglietti.
Da non perdere dopo la visita al Cenacolo è la chiesa di Santa Maria delle Grazie, dal 1980 inserita nella World Heritage List dell’Unesco come una delle massime testimonianze dell’arte rinascimentale, avvalorata dalla presenza dell’eccezionale opera del Da Vinci. Assolutamente da non perdere è il chiostro del Bramante. La basilica è visitabile gratuitamente dalle 7.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30 nei giorni feriali e dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 21.00 domenica e nei giorni festivi. *Visite proibite durante le celebrazioni*
2. IL DUOMO
Per milanesi e turisti il Duomo di Milano è il centro indiscusso della città. Nel Duomo ci sono 3.500 statue, compresi i 96 giganti dei doccioni, e che la struttura è lunga 157 metri, larga 92 metri e che la guglia è alta 108,50 metri. Costruito nell’arco di diversi secoli a partire dal 1386, il suo fascino, la sua storia e la sua bellezza vanno ben oltre la sua stupenda facciata. Nel sottosuolo di Piazza del Duomo si trova infatti un’area archeologia dall’importanza enorme che ospita i resti del Battistero di San Giovanni alle Fonti e dell’antica Basilica di Santa Tecla, mentre salendo le scale o prendendo l’ascensore si può arrivare fino al tetto per ammirare l’architettura del più famoso edificio della città, il panorama mozzafiato di Milano e, quando il tempo è sereno, persino le Alpi ricoperte di neve. E ovviamente a dominare il Duomo si trova un altro dei simboli di Milano, la celebre Madonnina, statua di rame dorato, alta ben 4 metri che si trova sulla guglia maggiore della cattedrale.
L’ingresso al Duomo avviene solo a pagamento. Ci sono varie tipologie di biglietti, a partire dai € 10,00 per adulto. Qui trovi tutte le info sui vari biglietti disponibili.
3. La Galleria Vittorio Emanuele
La Galleria Vittorio Emanuele II, il cosiddetto salotto di Milano, fu costruita perché nella prima metà del XIX secolo la città guardava con invidia le evoluzioni urbanistiche delle grandi capitali europee e desiderava esserne all’altezza. L’idea di un passaggio coperto che mettesse in comunicazione Piazza Duomo e Piazza della Scala prese piede nel 1859 con il lancio di un bando internazionale per valutare le proposte di diversi architetti. Tra i 176 progetti vinse quella di Giuseppe Mengoni, che prevedeva una lunga galleria attraversata da un braccio, con un’ampia sala ottagonale al centro dell’incrocio. Nel 1865 cominciarono i lavori con la sistemazione della prima pietra direttamente da parte di re Vittorio Emanuele II di Savoia, e due anni dopo la Galleria venne inaugurata anche se ancora incompleta e senza la presenza del re, che sarebbe morto solo qualche giorno più tardi. Ma la tragedia più grande fu la morte del suo ideatore, Giuseppe Mengoni, proprio durante un’ispezione della galleria; nonostante la versione ufficiale parlasse di un incidente casuale, si pensò invece a un suicidio dovuto alle numerose critiche rivolte alla sua opera e alla delusione causata dall’assenza del re all’inaugurazione.
Da non perdere durante la visita in Galleria è la visita al toro, situato per terra di fronte alla boutique di Swarovski, nel centro della galleria. Il toro è uno dei simboli presenti all’interno della Galleria, e rappresenta Torino, prima capitale del Regno d’Italia, così come c’è il giglio per Firenze e la lupa per Roma. Nel corso degli anni questo animale assunse un valore di porta fortuna tanto da diventare fin dall’800 un punto di incontro per ottenere buona sorte o come amuleto accarezzato dalle donne per i suoi poteri legati alla fertilità. Il rito vuole che si giri 3 volte con il tacco della scarpa per un po’ di fortuna, per garantirsi una seconda visita a Milano o come buon auspicio per i tempi a venire.
4. Il Castello Sforzesco
Uno dei simboli di Milano, il Castello Sforzesco è un grande complesso fortificato edificato nel XV secolo da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortezza medievale del XIV secolo nota come Castello di Porta Giovia (o Zobia). Nella stessa area del Castello di Porta Giovia in epoca romana sorgeva l’omonimo Castrum Portae Jovis, uno dei quattro castelli difensivi della Milano romana. Notevolmente mutato e modificato nel corso dei secoli, il Castello Sforzesco fu una delle più importanti fortezze militari europee del XVI e XVII secolo. Restaurato tra il 1890 e il 1905 da Luca Beltrami, è oggi sede di importanti musei e di istituzioni culturali. Questo è uno dei castelli più grandi d’Europa e uno dei simboli più importanti della città e della sua storia. Dalla Sala delle Asse, affrescata dal maestro Leonardo da Vinci, alla Pietà Rondanini di Michelangelo: il Castello Sforzesco e le sue sontuose sale hanno in serbo per te molto di più che la sola atmosfera della corte quattrocentesca!
E dopo aver visitato il Castello, concediti una passeggiata nel Parco Sempione alla scoperta di alcune delle sue attrazioni principali come l’Arco della Pace – quello che nella visione di Napoleone avrebbe costruito l’asse Castello Sforzesco di Milano – Arc du Triomphe di Parigi – e il Palazzo della Triennale – esempio di architettura razionalista degli anni ’30, e particolarmente ambito per le sue mostre temporanee, il suo Museo del Design e per il giardino con niente meno che i Bagni misteriosi di De Chirico come fontana.
I cortili del castello sono visitabili gratuitiamente, mentre i musei richiedono l’acquisto di un biglietto al costo di € 5,00 per adulto (€ 3,00 ridotto per giovani tra i 18-25 anni e over 65). Il biglietto garantisce l’ingresso a tutte le mostre e i Musei del Castello Sforzesco.
5. Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore
Denominata anche la Cappella Sistina della Lombardia per i suoi meravigliosi affreschi che ricoprono l’intera struttura architettonica dalle pareti alla volta, edificata ai primi del ‘500 sui resti di un antico luogo di culto, la chiesa era annessa al Monastero Maggiore dell’ordine delle Benedettine, di cui oggi rimane il chiostro d’ingresso, parte integrante del Museo Archeologico. La Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore ancora oggi mostra la suddivisione dello spazio interno in due parti (uno aperto ai fedeli, e un altro, quello posteriore, riservato alle monache del monastero che assistevano alla messa da una grata) a testimonianza dell’antica destinazione della struttura. Le decorazioni ad affresco dai colori vivaci si estendono per ben 4mila metri quadri e sono opera di alcuni fra i più grandi Maestri della pittura lombarda del Cinquecento tra cui Luini, Simone Peterzano, maestro del Caravaggio, e Boltraffio, allievo di Leonardo. Da non perdere l’organo realizzato da Gian Giacomo Antegnani destinato in origine a concerti liturgici, ed oggi utilizzato in occasione degli eventi concertistici che si svolgono in città, che si trova nella parte destinata alle suore.
6. La Pinacoteca di Brera
Che tu sia un amante dell’arte o meno, non puoi perderti la magnifica Pinacoteca di Brera, che ospita capolavori della scuola giottesca, del Rinascimento e persino opere di Caravaggio, Canaletto e Hayez, con il suo mitico Bacio. Uno splendido luogo costruito per volontà di Maria Teresa d’Austria dall’architetto Giuseppe Piermarini, dove si trovava un convento del 1300 di proprietà dell’Ordine degli Umiliati. Nel 1773, a seguito dello scioglimento dei Gesuiti, il Collegio di Brera divenne proprietà dello Stato e l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria volle farne sede di alcuni dei più avanzati istituti culturali della città: oltre all’Accademia di Belle Arti e all’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Osservatorio Astronomico e l’Orto Botanico. Interessante è la provenienza delle opere d’arte qui ospitate, che non provengono dal collezionismo privato dell’aristocrazia e dei principi, ma da quello di Stato e politico, risalente a quando i quadri espropriati alle chiese e agli aristocratici alla proclamazione di Milano come capitale del Regno Italico da Napoleone vennero portati a Brera. La collezione arriva fino al ‘900 con opere di Braque, Modigliani, Picasso, Morandi, De Chirico e molti altri.
La Pinacoteca è visitabile a pagamento (€ 15,00 intero, € 10,00 ridotto e € 2,00 per i giovani dai 18 ai 25 anni); il biglietto consente di tornare in Pinacoteca un numero illimitato di volte per tre mesi.
Dopo aver visitato la Pinacoteca, concediti una passeggiata all’interno dell’Orto Botanico, un giardino storico, ufficialmente riconosciuto come Museo. La storia del giardino risale al XIV secolo, quando era luogo di meditazione e di coltivazione di piante per i padri Umiliati e poi, dal XVI secolo, per i Gesuiti. Nella seconda parte del XVIII secolo, per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, il Palazzo di Brera diventò un centro culturale di riferimento a Milano per l’arte, le lettere e le scienze. In questo contesto, nel 1775 il giardino venne istituito come Orto Botanico di Brera e, da allora, ha avuto la funzione di luogo di alta formazione in farmacia e medicina, utilizzando le specie medicinali coltivate tra le sue mura. Nel 1935 l’Orto è stato annesso all’Università degli Studi di Milano, che lo gestisce ancora oggi.
L’orto è visitabile gratuitamente.
7. I navigli
Non si pensa quasi mai a Milano come città d’acqua, invece è così. Il sistema dei Navigli nasce con l’ambizioso progetto di collegare Milano con il Lago di Como, l’Adda, il Lago Maggiore e il Po, arrivando nel nord Europa e poi fino al mare. La storia dei Navigli comincia nella seconda metà del XII secolo, con la costruzione del primo tratto navigabile che con i suoi ben 50 chilometri di lunghezza diede il via all’edificazione del Naviglio grande. Nel 1457 Francesco Sforza affidò a Bertola da Novate la costruzione del Naviglio della Martesana ma fu con Ludovico il Moro che si ebbe la vera svolta grazie al genio di Leonardo Da Vinci che ideò un sistema di chiuse riuscendo a collegare Milano con il Lago di Como. Mancava solo il collegamento con il mare attraverso il Po: a questo pensò Napoleone nel 1805 che completò la costruzione del Naviglio pavese. I Navigli hanno vissuto epoche alterne, una buona parte sono stati interrati. Oggi vivono una rinascita e sono al centro di numerosi progetti di riqualificazione: il primo portato a compimento è quello della nuova Darsena, nel Naviglio Grande, avvenuto con l’Expo 2015. Piste ciclabili, battelli, zone relax si affiancano alle tradizionali osterie, le boutique e i negozi degli artisti. Non perdere il Vicolo dei Lavandai, il cortile del Centro dell’Incisione o lo spazio verde che circonda Spazio Alda Merini!
8. Il cimitero monumentale
Il Cimitero Monumentale di Milano è uno di quei luoghi iconici della città che merita davvero una visita! Se vuoi davvero conoscere Milano, questa è una tappa obbligata: tra le sue mura, infatti, riposano i celebri personaggi che hanno fatto la storia della città, da Alda Merini fino a Filippo Tommaso Marinetti ed Enzo Iannacci. A partire dalla magnificenza architettonica del Famedio (dove riposano persino le spoglie dello scrittore milanese Alessandro Manzoni), il Cimitero monumentale offre un viaggio tra gli stili architettonici – partendo dal neoclassico, al Liberty fino a quello d’avanguardia – osservando tombe, statue e mausolei degli illustri personaggi di Milano, realizzate da grandi artisti – da Fontana a Pomodoro. Si tratta di un vero e proprio “Museo a Cielo Aperto” dove sono rappresentati i maggiori artisti italiani, e grazie proprio all’altissimo valore artistico delle sculture e delle architetture presenti al suo interno, il Cimitero Monumentale di Milano è tra i più importanti d’Italia e d’Europa a livello culturale.
9. Piazza Gae Aulenti e i quartieri Isola e Porta Nuova
Piazza Gae Aulenti è il grande simbolo della Milano rinascente, il nuovo skyline di Milano, con il Palazzo dell’Unicredit, il BAM (Biblioteca degli Alberi) e il Padiglione in legno a lambire questa piazza degli affari e degli incontri, dei grandi show urbani e della nuova finanza. Progettata dall’architetto argentino Cesar Pelli e inaugurata nel 2012, la Piazza rientra in uno dei progetti di riqualificazione urbana più grandi e importanti d’Europa. Nel 2016 è stata premiata dal Landscape institute come una delle piazze più belle del mondo, anche in termini di innovazione e tutela ambientale. Da ammirare insieme a Piazza Gae Aulenti c’è anche il Bosco Verticale, uno dei capolavori architettonici del secolo, che ha vinto numerosi premi come “grattacielo più bello del mondo”. Non solo un edificio, ma anche il simbolo concreto che un’altra idea di città, più sostenibile, più verde, più innovativa, è possibile. Continuando per il quartiere Isola, da non perdere ci sono il riqualificato mercato, la Chiesa di Santa Maria alla Fontana, la Fonderia Napoleonica Eugenia e moltissimi murales che rendono questo quartiere meta popolare per gli amanti della street art. I quartieri Isola e Porta Nuova sono il punto di cesura tra quello che c’è stato – la dolce vita di Corso Como, la grande eleganza di Corso Garibaldi con i suoi bistrot e i palazzo bassi -, e quello che Milano punta a diventare.
10. San Bernardino alle Ossa
A due passi dal Duomo, all’ombra della bellissima Basilica di Santo Stefano nel 1145 qui si trovava uno spazio verde, in cui venne edificato un ospedale. Davanti alla basilica fu costruito un cimitero per seppellirvi coloro che morivano in questo ospedale; ma dopo pochi anni lo spazio disponibile si dimostrò insufficiente. Nel 1210, in fondo al cimitero presso il vicolo che fiancheggia la basilica, venne eretta una camera per riunirvi le ossa esumate dal cimitero stesso. Questa è oggi San Bernardino alle Ossa. Le pareti sono quasi interamente ricoperte di teschi e ossa, disposti nelle nicchie, su cornicioni, pilastri e porte. Le ossa costituiscono anche le decorazioni delle pareti. I teschi chiusi nelle cassette sopra la porta d’ingresso sono quelli dei condannati a morte. La volta è affrescata da Sebastiano Ricci, precursore del Tiepolo, che introduce la pittura veneta barocca a Milano. Curiosità: nel 1728 il re del Portogallo Giovanni V, visitando la cappella, ne rimase così colpito che decise di farne erigere una identica a Evora, nei pressi di Lisbona, ricopiandola in ogni particolare e chiamandola: la Capela dos Ossos. Sicuramente una delle chiese più strane e sorprendenti di Milano, ma se sei particolarmente impressionabile, forse è da evitare!
Tra queste imperdibili 10 cose da vedere a Milano almeno una volta nella vita, quale ti piacerebbe visitare per prima?
Milano negli anni ha saputo conquistarsi un posto in prima fila anche nel turismo, infatti ci sono molte più cose da vedere di quello che si pensa, ci sono stata spesso ma non ho visto tutto quello che hai messo nella tua lista.
Esatto, è una città che negli anni ha saputo andare oltre la sua fama di città industriale e della moda ed è ora un centro turistico che offre davvero tanto.
Non conosco bene Milano, ci sono stata tante volte ai tempi dell’Università ma è passato davvero troppo. E’ un pò che penso di tornare anche solo per pochi giorni e segnerò tutto quello che hai detto, credo che per iniziare sia abbastanza 🙂
Basta di sicuro, ma poi vedrai che troverai tante altre cose da fare una volta li’!
Forse sto per dire un’eresia, comunque io vado spesso a Milano (a volte anche per delle fughe in giornata in caso di mostre che mi interessano) ma non sono ancora riuscita a vedere il Cenacolo vinciano. Adesso lo metto in cima alla lista.
Non mi sorprende, penso che la maggior parte dei milanesi non ci siano mai stati. Ma non sappiamo cosa possa succedere, meglio visitarlo finche’ si puo’!
Ho vissuto tre anni a Milano per l’Università e ho visto quasi tutte queste cose. Mi manca solo Il Cenacolo e il Cimitero Monumentale, ma torno spesso, quindi rimedierò!
Sono sicuramente due delle attrazioni piu’ particolari di Milano, secondo me!
Non sono mai stata a Milano e fino a qualche anno fa non mi attirava neanche come meta. Però un weekend alla scoperta del Duomo, della Pinacoteca di Brera, del Cimitero Monumentale, il Castello Sforzesco e i Navigli, lo farei volentieri!
Non posso biasimarti, a me stessa Milano non piace, ma per i turisti offre veramente tantissime attrazioni, molte uniche al mondo come il Cenacolo!
È incredibile come io non abbia ad oggi mai avuto modo, forse per scelta, di vedere Milano. Mi suscita quel sentimento del “tanto è in Italia e prima o poi ci andrò”.
Talmente se ne parla tanto che ho la percezione di conoscerla benissimo ma non l’ho mai vista. Interessante il tuo articolo che terrò presente per una futura visita.
Spesso rimandiamo quello che ci e’ piu’ vicino! Sicuramente Milano non va da nessuna parte, un giorno avrai l’occasione giusta per visitarla
A parte il Monumentale che sto aspettando di vedere con una visita guidata il prossimo settembre il resto lo conosco molto bene e l’ho visto più volte! Abito a un tiro di schioppo da Milano e la considero una seconda casa: una città magnifica che non stanca mai!
Non vedo l’ora di leggere il post che sicuramente scriverai sul Monumentale, purtroppo io l’ho visitato in autonomia ma ne vale comunque la pena.
Sono cresciuta a pochi chilometri da Milano e non l’ ho mai amata particolarmente. Adesso che sono lontana da molti anni mi è venuta voglia di portarci mia figlia e scoprire i posticino che non ho mai visitato “perché tanto sono dietro l’angolo”. Ad esempio non sono mai andata a visitare il Cenacolo, devo recuperare!!
Penso che la maggior parte dei milanesi non abbiano visitato il Cenacolo, quindi non sei l’unica! Però non si sa mai cosa potrebbe capitargli, meglio visitarlo finchè si può!
Il toro si trova anche a Torino, ed anche li Si usa girare tre volte per auspicare fortuna e fertilità. Non sapevo ci fosse anche a Milano, città della quale ho visto solo la stazione!! Non sono mai riuscita ad organizzare una visita, ma spero di poter fare presto un aperitivo sui navigli e di poter visitare la famosa Galleria…un icona intramontabile in tutto il mondo.
Ma dai? Chissà da dove arriva questa tradizione?
Da milanese innamorata della propria città non posso che concordare con il tuo elenco di attrazioni da vedere a Milano almeno una volta nella vita. Al primo posto assoluto metterei il Cenacolo di Leonardo, un affresco enigmatico e meraviglioso da guardare e riguardare nonostante i tempi lunghissimi per la prenotazione.
Concordo, e pensare che tantissimi milanesi non ci sono mai stati!