L’altro giorno chiacchieravo su whazzapp con un’amica expat a Parigi ed parlando di Francia è venuto fuori l’argomento Grenoble. Quanto tempo che non pensavo a quella cittadina circondata dalle montagne che è stata la mia casa per sei mesi durante l’erasmus… Eppure è proprio lì che è cominciato tutto. Ma ho realizzato di non aver mai raccontato quella storia qui sul diario. Ho parlato del mio anno negli USA e ovviamente del mio espatrio in Australia, ma di quel pezzetto di vita così carico dii conseguenze non ho mai scritto. E allora eccomi qui a rimediare subito.
Mi è bastato parlare con A. per 5 minuti per farmi venire una nostalgia struggente e un bisogno impellente di rivederla. E quando le foto non bastano, grazie al cielo c’è Google Earth! Mi basta una sguardo veloce alla cartina per trovare immediatamente il punto che stavo cercando: la Bastille. Perché è proprio ai suoi piedi, sul pendio che la collega all’Isere, che ho vissuto. Il residence Le Rabot non è esattamente l’immagine dell’accoglienza e della comodità, e ricordo che anche solo trovarlo fu un’impresa, ma per me è stato casa. Inerpicato sulla montagna, quel residence per studenti altro non è che una cittadella costruita nel 15° secolo per proteggere la città durante le Grandi Guerre d’Italia.
Ricordo lo shock di quegli edifici fatiscenti, di quei bagni luridi in comune e di quella camera-buco da 9m2 in cui sarei dovuta andare a vivere…. Per fortuna il panico si trasformò in sollievo quando mia madre riuscì a farmi dare una stanza grande il doppio… E la cosa migliore di quella stanza che ho tanto amato era la vista: davanti ai miei occhi c’era tutta la città, 180 gradi di panorama mozzafiato, il tutto circondato dalle montagne… C’est bizzarre come quel residence tanto bistrattato ed evitato dagli altri studenti si sia invece rivelato la scelta migliore! Certo, arrivarci non era facile, ma guardiamo al lato positivo: quei 10 minuti di ripida salita quotidiani mi hanno sicuramente tenuto in forma! E nel foyer di quel residence così isolato si tenevano senza dubbio le feste migliori di tutta Grenoble… tanto che tutti gli altri studenti che inizialmente evitavano il residence come la peste, alla fine erano lì tutte le sere per le feste!
Ora che il tappo della memoria è saltato, i ricordi sono come un fiume in piena e potrei andare avanti ore a scrivere….
Grenoble è una città studentesca. Con oltre 60 mila studenti in città a rappresentare quasi il 50% della popolazione davvero sembra che tutto ruoti intorno all’università e ai suoi studenti. Sicuramente la mia vita francese lo fu. Tra università, feste e pub conobbi ragazzi da ogni dove che hanno riempito le mie giornate per i 6 mesi successivi… Ma, cosa ancora più importante, persone che fanno parte della mia vita ancora oggi, 7 anni dopo. Una di queste persone diventerà mio marito tra 8 mesi, alla faccia di chi crede che le storie nate in erasmus siano per forza prive di significato… Un’altra, la mia amica Ele, mi sta accompagnando in quest’avventura Down Under ed è la mia più grande amica quaggiù… Tanti altri, tra cui i miei più cari amici durante l’erasmus, Anian e Octavio, ci faranno l’enorme regalo di essere al nostro fianco il giorno in cui pronunceremo il nostro sì…. E infine ci sono quelli, come James e Lionel, che ci hanno voluto accanto a sè nel giorno del loro matrimonio, proprio a segnalare un’amicizia che va oltre quei 6 mesi in Francia…
E mentre Google Earth mi porta in alcuni dei miei posti preferiti, estremamente carichi di ricordi, come Place Saint Andrè, Place Victor Hugo, e il campus dello IEP, realizzo quanto bella sia questa città. Ancora fresca della mia esperienza negli USA, forse non me ne ne sono resa conto all’epoca, forse non mi sono mai soffermata a pensarci, ma Grenoble davvero ha tutti gli elementi per rubarti il cuore. Abbracciata dalle montagne tutto intorno, attraversata dall’Isère e il Drac, punteggiata qua e là da numerosi parchi verdi, tagliata da enormi viali alla francese, adornata da antichi palazzi dalla facciate curate, Grenoble davvero non è una città qualunque.
Sicuramente per me occupa un posto speciale nel cuore. Per me è la città dove tutto è cominciato. Se invece di Grenoble mi avessero mandato a Lille o a Stoccolma, la mia vita sarebbe stata completamente diversa e oggi non sarei qui. E allora oggi te lo dico. Dopo 7 anni, Grenoble, voglio dirti GRAZIE per il futuro che mi hai regalato.
Last Updated on 27/04/2021 by Diario dal Mondo
Erasmus in Francia anche io e anche io reduce da una botta di nostalgia… Strasburgo mi manca da impazzire certi momenti. L’erasmus e’ un’opportunita’ eccezionale, tantissime persone che conosco che sono espatriate per lavoro o ricerca hanno cominciato cosi! Alla faccia di chi dice che serve solo a ubriacarsi…
Sicuramente tra i giovani italiani (ma forse non solo) l’erasmus è visto come un’opportuità per fare baldoria. Io non nego di essere andata a tantissime feste, e sicuramente lo studio non era la mia priorità principale… quanto invece lo era immergermi nella multiculturalità di quell’esperienza e approfondire bellissime amicizie
Arrivo in ritardo (sono malatissima!!)..
Ci tenevo a commentare.
Conosco Grenoble, mio marito, che ai tempi era il mio ragazzo, fece 6 mesi di erasmus proprio lì. Mi ricordo che partii un giorno in tutta fretta per andare da lui, avevamo litigato .. Ricordo il suo residence orrendo 😉 e la mia stanza d’albergo molto più accogliente. Ricordo anche un ristorante dove si esibivano artisti circensi… È passata una vita.
E siamo ancora qui, insieme anche noi. 🙂
Ma pensa!!!! Si ricorda in che residence era? Spero che tu guarisca presto!!!!